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71ª Giornata nazionale Anmil per le vittime sul lavoro

Giornata nazionale Anmil

Le celebrazioni in programma in ogni parte d’Italia hanno visto La Spezia come luogo simbolo della ricorrenza

La memoria delle donne e degli uomini che hanno perso la vita o si sono infortunati nello svolgimento del proprio lavoro ha accompagnato le celebrazioni della 71ª Giornata nazionale dell’Anmil (Associazione nazionale fra mutilati e invalidi del lavoro) che si è svolta, domenica 10 ottobre, in tutta Italia sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio di Rai per il sociale. Sede principale dell’iniziativa è stata la città di La Spezia. In apertura della giornata è stata celebrata la messa nella chiesa dei Santi Andrea e Cipriano officiata dal vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, Luigi Ernesto Palletti. Alla celebrazione liturgica è seguita la deposizione di una corona di alloro al Monumento per le vittime sul lavoro in piazza Caduti della libertà e la cerimonia civile nel Teatro civico dove autorità locali e nazionali si sono confrontate sul tema della sicurezza sul lavoro. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, il presidente dell’Anmil, Zoello Forni. Al termine della cerimonia sono stati consegnati i brevetti e i distintivi d’onore agli invalidi del lavoro da parte del direttore regionale Inail Liguria Angela Razzino e del direttore territoriale Inail La Spezia Giovanni Lorenzini.

Sergio Mattarella: “Le leggi ci sono e vanno applicate con inflessibilità”. Il capo dello Stato ha inviato, in occasione della ricorrenza, un messaggio al presidente Anmil Zoello Forni, in cui nel definire il dramma degli incidenti sul lavoro una ferita sociale lacerante, ha ribadito l’esigenza di rafforzare la cultura della legalità e della prevenzione e la necessità di applicare con fermezza le leggi vigenti: “La Costituzione nell’articolo 4 ‘riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto’. Affinché questo diritto sia effettivamente garantito, uno Stato democratico deve consentire a ognuno di svolgere la propria attività lavorativa, tutelandone la salute e assicurandone lo svolgimento nella più totale sicurezza. Le tragedie a cui stiamo assistendo senza tregua sono intollerabili e devono trovare una fine, rafforzando la cultura della legalità e della prevenzione. Le leggi ci sono e vanno applicate con inflessibilità”.

Roberto Fico: “Garantire la sicurezza dei lavoratori è un dovere morale e civile inderogabile”. Il pieno sostegno alla lotta contro il dramma delle morti e degli infortuni del lavoro è arrivato anche dal presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico che in una dichiarazione rilasciata, in occasione della Giornata, ha ribadito la necessità di un forte impegno da parte delle forze politiche e delle Istituzioni: “L’impegno per la prevenzione e i controlli così come per pene più severe in caso di gravi inadempienze deve essere al centro dell’operato della politica e delle Istituzioni. Oggi più che mai garantire la sicurezza dei lavoratori costituisce non solo un obbligo giuridico, ma un dovere morale e civile inderogabile. Un obiettivo da condividere con le associazioni dei datori di lavoro, con i rappresentanti dei lavoratori e con le Istituzioni. Sono convinto che il nostro Paese saprà essere all’altezza di questa sfida che ci vede tutti, nessuno escluso, impegnati in prima linea”.

Andrea Orlando: “Ringrazio l’Inail per l’attività che svolge quotidianamente”. Intervenuto alla manifestazione presso il Teatro civico di La Spezia, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ha espresso vicinanza alla Cgil per l’aggressione avvenuta sabato scorso a Roma e ha annunciato che il Governo sta lavorando a un provvedimento ad hoc sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sul tema del contrasto agli incidenti nei contesti professionali, Orlando ha espresso l’esigenza di rimettere al centro dell’azione politica il tema del lavoro, rivedendone il contesto culturale: “Stanno riemergendo idee che in qualche modo associano il lavoro a una merce e che hanno portato a una sua svalutazione, a una perdita di centralità, a una frammentazione, precarizzazione e a elementi di crescita dell’insicurezza”. “La prima risposta - ha aggiunto Orlando - deve essere di carattere culturale, il lavoro va rimesso al centro della nostra azione politica e della nostra democrazia”. Nella sua riflessione inoltre il ministro ha ringraziato l’Inail per l’attività che svolge quotidianamente.

Franco Bettoni: “Fondamentale la cultura della sicurezza”. Il presidente dell’Inail ha rinnovato l’impegno dell’Istituto nel campo della prevenzione, della formazione e dell’informazione e la vicinanza ad imprese e lavoratori: “Uno dei temi su cui l’Istituto sta lavorando in questo periodo è la revisione del cd regolamento protesico nella direzione di una maggiore vicinanza agli infortunati e alle loro famiglie”. Bettoni si è soffermato poi sull’intenzione, da parte dell’Istituto, di proporre campagne che promuovano la cultura della sicurezza coinvolgendo il ministero dell’Istruzione, quello del Lavoro e le parti sociali. “Io penso che la cultura della sicurezza sia fondamentale”, ha affermato Bettoni che ha ribadito, nella sua analisi, l’auspicio di una collaborazione sempre più stretta fra tutti gli attori della prevenzione, nell’ottica dei valori della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La prima Giornata Anmil in ricordo delle vittime sul lavoro si è svolta il 19 marzo 1951. Giunta alla 71ª edizione, la Giornata in memoria delle vittime sul lavoro è nata il 19 marzo 1951 con l’allora presidente dell’Anmil, Bartolomeo Pastore, che in quell’occasione tenne un discorso alla radio per presentare la manifestazione. Lo spirito dell’iniziativa è rimasto inalterato negli anni, sebbene si sia arricchito nel corso del tempo di nuove istanze. Oggi rappresenta, da un lato, un momento di riflessione sul sacrificio di quelle donne e quegli uomini che hanno perso la vita svolgendo la propria professione e, dall’altro, un’occasione per affermare la centralità dei diritti di ogni lavoratrice e lavoratore.
 

2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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