Via l'88 dalle maglie dei calciatori. Anche dai civici delle case
La decisione l’ha presa direttamente il Viminale, che per la prossima stagione ha deciso di affrontare la lotta all’antisemitismo con estremo rigore
Diamo i numeri. Ma per davvero. Dalla prossima stagione verrà bandito il numero 88 dalle casacche dei calciatori. La decisione l’ha presa direttamente il Viminale, che per la prossima stagione ha deciso di affrontare la lotta all’antisemitismo con estremo rigore. E lo fa partendo dall’aritmetica. Ma perché l’88? Perché è il numero che viene utilizzato dai gruppi neonazisti per simbolizzare il saluto Heil Hitler, con l'h che rappresenta l'ottava lettera dell'alfabeto, così via questo numero discriminatorio che agli occhi, cuore e orecchi di persone estremamente sensibili può risultare offensivo. Però, un conto è punire i cori razzisti, in generale, e quelli antisemiti in particolare, magari anche prevenendoli con un adeguato progetto culturale, partendo dalle scuole e con una seria campagna di comunicazione e di sensibilizzazione, senza scadere nel ridicolo come accade con la triscaidecafobia, vale a dire la paura irragionevole del numero 13 per motivi scaramantici. Certo, l’idea degli arguti discendenti di Fibonacci parte dal presupposto di prevenire e impedire ogni azione che può richiamare i simboli antisemiti, tra cui c’è appunto l’88. Così, a breve, via l'88 dalle vie, con le abitazioni orfane del numero civico con gettonati gli 87bis, presto saranno anche assalite le Anagrafi cittadine con i nati nell'88 pronti a cambiare l'anno di nascita, pena apologia del nazismo. Ora attendiamo una mossa solidale da parte del sindaco di Roma Gualtieri e del sindaco di Milano Sala che con un’ordinanza si spenderanno per togliere dalle corse urbane l’88, con buona pace per chi è diretto al Verano e a viale Ungheria.
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