Ad Architects Tales, si parla di costruzioni post pandemiche
Appuntamento web con ospite l'architetto Cino Zucchi per parlare di progettazione di qualità post covid
Si chiama Architects Tales ed è l’iniziativa digitale per continuare a tener vivo il dialogo con le voci più autorevoli dell’architettura e dell’urbanistica contemporanea. L’iniziativa è promossa da Gruppo Rubner in collaborazione con Luca Molinari Studio,
L’appuntamento del 6 ottobre alle ore 17 in diretta streaming sul canale Instagram di Rubner Haus, avrà come ospite Cino Zucchi, architetto italiano riconosciuto a livello internazionale per il suo impegno volto a ricercare soluzioni spaziali sempre più innovative e sostenibili per la vita contemporanea. Focus della conversazione la “Qualità nel costruito post pandemico”.
La discontinuità determinata dal Covid-19 ha modificato il punto di vista degli architetti portandoli a rileggere, con rinnovato interesse, la funzionalità dell’urbanistica moderna attraverso la proposta di progetti – ma anche di visioni e idee – sempre più caratterizzati da un’attenzione alle urgenze ambientali e agli imperativi dello sviluppo sostenibile.
L’Osservatorio sullo Smart Working del Politecnico di Milano ha stimato che a fine 2020 sono oltre 6,6 milioni i lavoratori in cosiddetto “smart working di emergenza” e prevede che ci saranno circa 5,3 milioni di lavoratori in smart working nella “nuova normalità”. Contemporaneamente le Statistiche Super Ecobonus 110% dell’Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha registrato oltre 37 mila le richieste depositate per l’apertura di cantieri a seguito della legge sul Superbonus 110% mentre l’ammontare nazionale degli investimenti, ammessi a detrazione al 31 agosto 2021, è pari a circa 5,68 miliardi di euro.
I dati citati dimostrano il mutamento ormai inarrestabile del modo di abitare e di lavorare all’indomani dell’emergenza sanitaria: questa rivoluzione potrebbe non essere temporanea, superata e dimenticata in fretta ma diventare strutturale incidendo, evidentemente, sulla qualità dell’abitare. Qual è dunque il nuovo ruolo della progettazione nel trasformare gli ambienti umani e naturali?
Commenti