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Stretta di vite sui veicoli fuori uso in questo 2021

auto da rottamare

I Carabinieri Forestali impegnati nella prevenzione e repressione della illecita gestione dei veicoli fuori uso

Il Comando Carabinieri Tutela Forestale attraverso i dipendenti Reparti dislocati sul territorio nazionale (Gruppi,  Nuclei investigativi di polizia ambientale e forestale, Stazioni Carabinieri Forestale), ha avviato e portato a termine nel corrente anno una campagna per la prevenzione e repressione della illecita gestione dei veicoli fuori la cui filiera risulta complessa e articolata in quanto coinvolge diverse categorie produttive. I negativi effetti della illecita gestione dei veicoli fuori uso hanno preoccupanti ricadute  per la tutela ambientale in tema di inquinamento del suolo e delle acque.
I risultati dei controlli effettuati dai Reparti dei Carabinieri Forestale  nell’anno in corso evidenziano comportamenti illeciti in quasi un terzo degli accertamenti effettuati e  testimoniano  una diffusa illegalità nel settore. 
In particolare sono stati effettuati n.1.767 controlli  a livello nazionale,  accertati 526 illeciti amministrativi con un importo totale di sanzioni elevate pari a circa 802.000, 00  euro e  86 illeciti penalmente rilevanti. 
Nella sola  Regione Lazio, a fronte di 199 controlli effettuati, sono state elevate sanzioni pari ad un totale di 263.284,00  euro e accertati 93 illeciti amministrativi e 19 illeciti penali. 
Le motivazioni  della diffusione del  fenomeno  sono riconducibili ai facili profitti derivanti dal riciclo dei materiali ferrosi e dei pezzi di ricambio eludendo la normativa di settore. 
Il diffuso fenomeno dei veicoli che vengono fatti “scomparire” al fine di evitare gli elevati costi connessi alle operazioni di recupero e le pratiche tese a iniziare il processo di rottamazione con una messa in sicurezza solo parziale dei rifiuti pericolosi e successiva rivendita di parti come pezzi di ricambio ingenera uno spostamento fittizio dei rifiuti per lo più legittimato da documenti di trasporto falsi e fatture inesistenti. I rifiuti, falsamente recuperati, vengono in gran parte avviati al mercato clandestino nazionale o inviati all’estero. 
2 anni fa
Autore
Luciano Razzano

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