Caso Narducci, poliziotti assolti in appello
Soddisfazione del SAP, il sindacato che ha sostenuto la difesa dei tre Agenti
Dodici anni dopo i controversi fatti dell'arresto di Filippo Narducci, con i poliziotti che eseguirono il fermo accusati di violenza, la sentenza del Tribunale nel giudizio di appello capovolge il verdetto di colpevolezza del primo grado.
"Non tutti ricorderanno il caso Filippo Narducci, che vide nella notte del 9 aprile 2010 accusare tre colleghi, incolpati di aver pestato di botte, sequestrato e calunniato, il suddetto Filippo Narducci, a Cesena. Da lì le numerose ipotesi che aprirono un casus belli e che provocarono sdegno, indignazione e rabbia dell’allora Segretario Generale Gianni Tonelli che portò avanti uno sciopero della fame per solidarietà ai tre colleghi del commissariato di Cesena. La battaglia in difesa dei poliziotti, sempre sostenuti dal Sap, oggi vede la sua definitiva archiviazione. Oggi la Corte d'Appello di Bologna ha emesso la sentenza definitiva sul caso Narducci. In riforma dell’impugnata sentenza, assolve Giancarlo Tizi e Christian Foschi per non aver commesso il fatto e Marco Pieri perché il fatto non costituisce reato". Lo riferisce il Sap, Sindacato autonomo di Polizia.
“Per tale risultato esprimiamo la nostra completa soddisfazione - dice Stefano Paoloni, segretario generale del Sap - Ci teniamo a sottolineare che abbiamo sempre avuto fiducia nell’operato dei nostri colleghi, tanto che aprimmo anche un apposito sito internet per raccontare la controversa vicenda. Giungere all’esito di questo caso ha comportato enorme sperpero di tempo e denaro pubblico, ma finalmente l’innocenza dei miei colleghi è stata sancita. Come già sostenuto in passato il tempo è galantuomo e la verità viene a galla. Dopo anni di gogna mediatica i colleghi possono finalmente tornare a vivere”.
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