Mercato auto in down, l'allarme da Torino
Il presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay: "La crisi non si risolve con gli incentivi"
“La crisi dell’automotive non si risolverà mettendo a disposizione incentivi, salvaguardie temporanee. C’è bisogno di guardare con serietà al contesto e ritornare a investire nella ricerca e nell’innovazione, con una politica industriale dell’offerta concreta, seria e duratura per la transizione e l’innovazione”. Così il presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay, nella sua relazione all’assemblea dell’associazione, la prima che si svolge sotto la sua presidenza.
“Proiettare Torino nel futuro non vuol dire abbandonare l’auto - ha aggiunto - ma mettere insieme il nostro enorme capitale di conoscenza nel settore con l’innovazione tecnologica in cui ancora possiamo e sappiamo dire molto. Questa strategia, però, deve riguardare tutti i settori produttivi della nostra città”.
“Dobbiamo continuare ad investire e crescere in quelli a più alto valore aggiunto e contenuto di creatività e tecnologia. Crescere nella dimensione delle imprese.Crescere nelle aziende capaci di proiettarsi internazionalmente, ossia di esportare, anche nei servizi”, ha detto ancora Gay.
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