Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Edilizia e caldo eccessivo: si può chiedere la cassa integrazione

Sole caldo

In Sardegna, nella provincia del Medio Campidano arriva l'indicazione della ASL alle ditte

Le aziende potranno richiedere cassa integrazione guadagni ordinaria per 'eventi meteo' e sospendere o ridurre attività lavorative all’aperto: edilizia, cantieristica stradale, agricoltura, pesca

La valutazione del rischio da calore rientra nell’ambito della valutazione dei rischi (di cui all’art. 28 del d.lgs. n. 81/2008) e richiede l’individuazione e l’adozione, da parte del datore di lavoro, di misure di prevenzione e protezione atte a eliminare o abbattere il rischio, secondo le norme di buona tecnica e le buone prassi. Per questo il Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPreSAL) della Asl 6 del Medio Campidano richiama l’attenzione sui potenziali pericoli per i lavoratori derivanti dall’esposizione alle alte temperature nell’opuscolo “Estate sicura- caldo e lavoro Guida breve per i lavoratori” pubblicato sul sito del Ministero della Salute.

Già lo scorso anno la Direzione Generale della Sanità della Regione Sardegna inviava una nota ai servizi SPreSAL sui pericoli cui sono esposti i lavoratori e le lavoratrici che svolgono attività all’aperto, quali, ad esempio: edilizia, cantieristica stradale, agricoltura, pesca.

Nelle note pervenute resta ferma la possibilità per le aziende, nel caso di temperature elevate (oltre i 35° centigradi) registrate dai bollettini meteo o “percepite” in ragione della particolare tipologia di lavorazioni in atto, di richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) evocando la causale “eventi meteo” e poter sospendere o ridurre, quindi, l’attività lavorativa.

1 anno fa
Autore
Luciano Razzano

Commenti