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Edilizia, faro Ance sul proliferare di nuove imprese edili

lavori in cantiere

I Bonus hanno provocato un proliferare di nuove ditte ma secondo l'associazione nazionale dei costruttori molte non sono regolamentarii

“Basta andare in camera di commercio e iscriversi come costruttore edile, avendo null’altro che un ufficio e un telefono. Ebbene, queste imprese, nate dal nulla, non sono in grado nemmeno di far fronte alle minime prescrizioni normative sulla sicurezza''. E' l'allarme lanciato dall'Ance, nel corso dell'audizione nella Commissione d'inchiesta sul lavoro, e riportate dal presidente, Gianclaudio Bressa, in una nota. ''Un momento di ascolto e confronto che è partito dai vari bonus a sostegno dell’edilizia'', afferma Brezza. Che riporta le parole del presidente dell'Ance, Gabriele Buia: ''il pericolo è che migliaia di imprese, attratte proprio dai bonus, siano create ad hoc, in modo artificioso per sfruttare i fondi statali, ma rappresentando così anche un enorme rischio in termini di sicurezza sul lavoro''.

''Se la riduzione e l’azzeramento delle morti sul lavoro è una priorità per il Paese, è chiaro che questo proliferare di aziende non è compatibile con tale priorità, lo Stato dovrebbe, invece, valorizzare chi si muove nell'ambito del rispetto della sicurezza”, osserva il presidente dell'Ance.

Per Bressa “il problema non è solo sanzionatorio, altrimenti lo avremmo risolto da tempo. Quella che ancora stenta ad affermarsi ovunque è una solida e consapevole cultura della sicurezza sul lavoro. Dobbiamo, allora, dotarci di tutti gli strumenti che ci consentano di abbassare drasticamente il rischio, anche premiando quelle aziende che si dimostrano virtuose''.

2 anni fa
Autore
Luciano Razzano

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