La targa sbagliata a Frosinone è in buona compagnia
Tanti i precedenti anche se il Sindaco Mastrangeli che spaccia gli errori per marketing appare goffo
Sta tenendo banco a Frosinone il caso della panchina rossa inaugurata dall’amministrazione comunale lo scorso 25 novembre in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Forse è anche un bene che una città in continua evoluzione come lo è il capoluogo ciociaro, trovi tanto tempo da dedicare ad una poleica legata ad un errore tanto eclatante quanto già accaduto più volte e in varie parti. Al di là del tentativo goffo del Sindaco Riccardo Mastrangeli di sminuire gli errori, il nome della poetessa Alda Merini sfregiato in “Marini” e i due errori nel testo di una sua poesia, si aggiungono ad una lunga lista che unisce l’Italia dalle Alpi alla Sicilia.
Ad Imperia, qualche tempo fa, sulla targa della via intitolata a Giosuè Carducci, venne impresso Giousè Carducci.
A Lecce il premio Nobel per la Letteratura Tiziano Vecellio, nella via a lui intitolata è diventato Tiziano Vacellio.
Più volte è capitato che via Sanremo (nome del paese in provincia di Imperia sede del celebre Festival della Canzone Italiana) sia stato storpiato in San Remo.
Per non parlare di una serie di segnalazioni provenienti negli anni scorsi da Torino dove ad essere sbagliate erano le date di nascita e morte dei personaggi cui le strade erano dedicate: ( Giovanni Amendola (errata nascita 1886 anziché 1882), Eleonora d’Arborea (errata nascita 1355 anziché 1340), Giovanni Botero (errata nascita 1533 anziché 1544), via Giovanni Battista Viotti (errata nascita 1753 anziché 1755), Carlo del Prete (errata morte 1929 anziché 1928 come riporta la targa), Via Antonio Fontanesi (errata nascita 1818 anziché 1820), Via Michele Buniva (errata nascita 1761 anziché 1762).
A Roma, Il 1° giugno 2021 il nome del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi è stato storpiato in «Carlo Azelio» da un errore sulla targa commemorativa collocata presso il Lungotevere Aventino che sarebbe dovuta essere svelata alla presenza delle più alte cariche dello Stato italiano con grande imbarazzo dei presenti alla cerimonia.
A Firenze invece fecero scalpore una serie di errori ortografici riportati sui cartelli stradali che vennero poi sostituiti a spese del fornitore con tanto di scuse. Ecco, di fronte agli altri errori, erano poi seguite correzioni e scuse, non tentativi di passarli per geniali colpi di marketing.
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