L'ingegnere iraniano Abedini detenuto in Italia torna in Iran
Si chiude lo scambio che aveva permesso nei giorni scorsi di riportare a casa Cecilia Sala
A qualche giorno dal rimpatrio di Cecilia Sala dall’Iran, il percorso inverso viene fatto dall’ingegnere iraniano Abedini, detenuto in Italia in quanto sospettato di terrorismo. Nella giornata di domenica Il ministro Nordio ha depositato alla Corte di Appello di Milano la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano Abedininajafabadi Mohammad. “In forza dell’art. 2 del trattato di estradizione tra il Governo degli Stati Uniti d'America e il Governo della Repubblica italiana possono dar luogo all'estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non può ritenersi sussistente - si legge nella nota - La prima condotta ascritta al cittadino iraniano di 'associazione a delinquere per violare l’Ieepa' non trova corrispondenza nelle fattispecie previste e punite dall’ordinamento penale italiano; quanto alla seconda e terza condotta, rispettivamente di 'associazione a delinquere per fornire supporto materiale ad una organizzazione terroristica con conseguente morte' e di 'fornitura e tentativo di fornitura di sostegno materiale ad una organizzazione terroristica straniera con conseguente morte', nessun elemento risulta ad oggi addotto a fondamento delle accuse rivolte emergendo con certezza unicamente lo svolgimento, attraverso società a lui riconducibili, di attività di produzione e commercio con il proprio Paese di strumenti tecnologici avente potenziali, ma non esclusive, applicazioni militari”.
"Ora è chiaro a tutti che la liberazione di Cecilia Strada è stato uno scambio". Con queste parole Angelo Bonelli, co-leader di Alleanza Verdi Sinistra, commenta ad Affaritaliani.it la decisione del ministro della Giustizia Carlo Nordio di chiedere la revoca degli arresti dell'iraniano Abedini Najafabadi Mohammad. "Meloni ha chiesto prima il permesso degli Stati Uniti d'America, sia a Biden che a Trump e questo ci fa rimpiangere Bettino Craxi nella sua autonomia nelle decisioni, basta ricordare il caso di Sigonella", conclude il portavoce di Europa Verde.
"Credo che in un momento in cui c'è una persona italiana nelle mani di un regime che ne mette a rischio la libertà, considerando il lavoro cruciale che è quello giornalistico e mi riferisco ovviamente al caso di Cecilia Sala, ogni mezzo utile per la liberazione di un o una nostro/a connazionale sia valido". Così Brando Benifei, eurodeputato del Pd e presidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con gli Stati Uniti, commenta con Affaritaliani.it la decisione del ministro della Giustizia Carlo Nordio di chiedere la revoca degli arresti dell'iraniano Abedini Najafabadi Mohammad.
"E' giusto quindi portare avanti qualsiasi misura per la liberazione dell'ostaggio. E' evidente che a questo punto bisogna capire bene ogni aspetto della vicenda e chiediamo quindi al governo di riferire al più presto in Parlamento", conclude Benifei.
"Ora è chiaro a tutti che la liberazione di Cecilia Strada è stato uno scambio". Con queste parole Angelo Bonelli, co-leader di Alleanza Verdi Sinistra, commenta ad Affaritaliani.it la decisione del ministro della Giustizia Carlo Nordio di chiedere la revoca degli arresti dell'iraniano Abedini Najafabadi Mohammad. "Meloni ha chiesto prima il permesso degli Stati Uniti d'America, sia a Biden che a Trump e questo ci fa rimpiangere Bettino Craxi nella sua autonomia nelle decisioni, basta ricordare il caso di Sigonella", conclude il portavoce di Europa Verde.
"Credo che in un momento in cui c'è una persona italiana nelle mani di un regime che ne mette a rischio la libertà, considerando il lavoro cruciale che è quello giornalistico e mi riferisco ovviamente al caso di Cecilia Sala, ogni mezzo utile per la liberazione di un o una nostro/a connazionale sia valido". Così Brando Benifei, eurodeputato del Pd e presidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con gli Stati Uniti, commenta con Affaritaliani.it la decisione del ministro della Giustizia Carlo Nordio di chiedere la revoca degli arresti dell'iraniano Abedini Najafabadi Mohammad.
"E' giusto quindi portare avanti qualsiasi misura per la liberazione dell'ostaggio. E' evidente che a questo punto bisogna capire bene ogni aspetto della vicenda e chiediamo quindi al governo di riferire al più presto in Parlamento", conclude Benifei.
13 Gennaio
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