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La nuova sfida dello Stato è gestire gli immobili del demanio

Intelligenza artificiale

Vicina una Driven company per la gestione di 44 mila immobili, un patrimonio da 63 mld

Con l’introduzione di nuove tecnologie digitali, l’Agenzia del demanio ''si sta sviluppando come data driven company pubblica per creare valore economico, sociale, ambientale attraverso il patrimonio dello Stato gestito, che conta circa 44 mila beni immobili''. E' quanto emerge nel corso del convegno 'Ai e nuove tecnologie: impatto sul futuro del patrimonio immobiliare dello Stato', organizzato dall'Agenzia del demanio. ''Building information modeling (bim), digital twin, smart building e intelligenza artificiale migliorano la conoscenza e la gestione degli immobili pubblici, la qualità della progettazione, le attività di pianificazione degli interventi e rendono più rapidi, efficaci e trasparenti processi decisionali sugli investimenti per la riqualificazione e la valorizzazione dei beni'', si legge in una nota.

''Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità sono i pilastri che guidano l’azione dell’ente che gestisce un patrimonio che vale circa 63 miliardi di euro'', spiega l'Agenzia. ''Migliorare la qualità dei dati è il primo passo per elaborare informazioni complesse e integrare piattaforme e banche dati''. L’Agenzia sperimenta l’applicazione dell’intelligenza artificiale in diversi campi', si sottolinea. 

“L’uso delle nuove tecnologie permette di aumentare la conoscenza dell'immobile e di gestirlo in modo innovativo'', sottolineato il direttore dell’Agenzia Alessandra dal Verme. “La riqualificazione degli immobili e il loro riuso, attiva processi di rigenerazione'' e la tecnologia ''è un'opportunità e uno strumento per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, resilienza, benessere, modernità''.

22 Ottobre
Autore
Luciano Razzano

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