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L'Italia verso il ritorno al nucleare

Ministro Pichetto_Fratin

Il Ministro Pichetto: 'sarà qualcosa di completamente diverso rispetto oggi'

“Stiamo parlando di qualcosa di completamente diverso rispetto ad oggi. Non ci saranno più le grandi tradizionali centrali che conosciamo”. Lo dichiara in una intervista a La Stampa il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, parlando del nucleare di nuova generazione. “Credo che a decidere dove utilizzare i moduli sarà il mercato, non lo Stato. Ci saranno dei distretti industriali, i più energivori, che potranno utilizzare questi piccoli reattori", aggiunge il ministro. "Parliamo di una integrazione rispetto alla produzione delle fonti rinnovabili".

"Non c’è solo il nucleare, ma dobbiamo utilizzare tutti i percorsi possibili, dal geotermico all’idroelettrico, dal fotovoltaico all'eolico; una parte arriverà dall’idrogeno, che per essere prodotto ha però bisogno di energia elettrica; per arrivare sino all’energia da fusione. Come detto, non avremo più il nucleare di una volta. Il sistema che la grande alleanza dei produttori sta mettendo in campo - chiarisce Pichetto Fratin - prevede la produzione in serie di questi piccoli moduli. E a seconda di quella che è la domanda di energia se ne potranno mettere uno, due o tre in fila. Parliamo di moduli che vanno da 50 a 500 megawatt di potenza”.

Sui tempi e il nuovo impianto legislativo, aggiunge: “Ho dato un incarico specifico al professor Giovanni Guzzetta ed entro quest'anno conto di presentare un disegno di legge delega, che poi dovrà avere il suo percorso parlamentare e di confronto. A seguire arriveranno poi tutti i provvedimenti attuativi con un percorso legislativo e regolamentare che occuperà tutto il 2025. Sul possibile referendum abrogativo, dice: “Bisognerà creare le condizioni per vincerlo. Da qui ad allora lavoreremo affinché gli italiani possano conoscere ciò che mette a disposizione la scienza. Si chiamerà sempre nucleare ma avremo la consapevolezza positiva che si tratterà di una tecnologia totalmente diversa rispetto al passato”.

2 Novembre
Autore
Luciano Razzano

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