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Anche WWF al comitato referendum contro autonomia differenziata

urna elettorale

La direttrice generale Alessandra Prampolini, era presente insieme a tutte le realtà per depositare in Cassazione il quesito referendario abrogativo

Il Wwf Italia fa parte del Comitato promotore del Referendum sull’Autonomia Differenziata e questa mattina, rappresentato dalla sua direttrice generale Alessandra Prampolini, era presente insieme a tutte le realtà per depositare in Cassazione il quesito referendario abrogativo della Legge 26 giugno 2024, n. 86 'Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario'.

“L’Autonomia Differenziata è una mina che rischia di esplodere sulla tutela ambientale del nostro Paese che non può essere frammentata affidandola alle competenze regionali, proprio quando la crisi climatica e quella di biodiversità stanno mettendo a rischio la salute, la sicurezza e il benessere dei cittadini e la tutela dell’ambiente è entrata tra i principi costituzionali con la riforma costituzionale del 2022 - ha dichiarato Alessandra Prampolini - La tutela ambientale, che è una delle materie su cui le regioni possono chiedere l’autonomia, è sicuramente una delle materie che meno si presta ad una frammentazione in base a criteri amministrativi, poiché, per essere efficace, deve necessariamente esplicitarsi a livello nazionale, se non addirittura internazionale”.

“Abbiamo provato, senza esiti, a portare all’attenzione del Parlamento il rischio che si corre. Abbiamo presentato, senza esiti, diverse argomentazioni giuridiche e scientifiche in tutte le fasi del dibattito parlamentare sia al Senato che alla Camera - conclude Prampolini - A questo punto l’unico modo è chiedere ai cittadini di abrogare questa legge attraverso il referendum”.

5 Luglio
Autore
Eugenio Scribani

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