Reggio Emilia, sequestro di 12 milioni per fatture false
La Guardia di Finanza ha scoperto una frode fiscale da oltre 37 milioni di euro.
Sono 41 le persone finite sotto indagine nell’ambito della maxi operazione anti frode svolta dalla guardia di finanza di Reggio Emilia in collaborazione con la polizia locale e con gli agenti di diverse aree d’Italia, dal Piemonte alla Lombardia, fino al Veneto e la Campania. Il blitz rientra nella seconda tranche dell’inchiesta denominata Titano, coordinata dalla Procura di Reggio Emilia, con il pm Gaetano Paci che ha ottenuto dal gip Luca Ramponi il via libera per porre sotto sequestro beni mobili e immobili per un valore di 12 milioni di euro. Ben 37 le società indagate, operanti nei settori dell’edilizia, del commercio di abiti all’ingrosso e nella vendita di software. Una delle perquisizioni, eseguita nel comune reggiano di Gualtieri, ha portato anche al sequestro di 70 piante di marijuana nascoste all’interno di un capannone, il cui proprietario dovrà rispondere di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Nel complesso, il secondo filone dell’inchiesta Titanio ha portato alla scoperta di frodi per un valore complessivo di 37 milioni di euro, toccando le province di Reggio Emilia, Parma, Modena, Trento, Verona, Torino, Milano, Brescia, Como, Bergamo, Cremona, Mantova. Benevento e Napoli.
20 Dicembre
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