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La riforma Cartabia entra in vigore, cosa cambia nella Giustizia

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Pubblicato il Decreto legislativo che entra in vigore dal 26 novembre rimodulando i processi civili

Giunge al termine il lungo iter del cosiddetto correttivo alla riforma del processo civile. Il decreto che sarà ufficialmente in vigore dal 26 novembre 2024, introduce misure integrative e correttive rispetto al precedente decreto legislativo 10 ottobre 2022 n.149 noto come Riforma Cartabia. Tra i correttivi introdotti dal nuovo provvedimento, viene consolidata la digitalizzazione del processo civile sopprimendo di fatto le operazioni di deposito cartaceo di atti. Inoltre, vengono sottolineati alcuni chiarimenti in merito allo svolgimento telematico delle udienze al fine di rendere più certa la presenza delle parti, degli avvocati e del giudice in udienza, viene riscritta la norma sulle comunicazioni della cancelleria mediante pec e vengono coordinate le norme sul fascicolo d’ufficio che diventa fascicolo informatico. In tema di testimonianza viene consentita la forma scritta mediante documento informatico con firma digitale da parte del testimone stesso. Interessanti cambiamenti anche con riferimento al rito semplificato, prima di tutto la domanda viene ora coordinata all’avviso che, a pena di nullità, deve essere espresso al convenuto nell’atto di citazione. In tema di fase decisoria, anche il rito innanzi al giudice di pace viene coordinato alle regole del rito semplificato. Infine, di particolare rilievo anche le novità in fatto di termini e notificazione delle impugnazioni, nonché in fatto di rito per le persone, i minori, le famiglie.

18 Novembre
Autore
Eugenio Scribani

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