Superbonus, il futuro incerto degli esodati
Il cambio delle regole per la concessione e il blocco dei crediti hanno creato degli scompensi
La riforma delle regole relative alla concessione e all’attuazione dei Superbonus ha creato degli scompensi. In primis quello relativo ai cosiddetti esodati, ovvero quele ditte che, cambiando le regole per l’accesso ai crediti, si sono ritrovate con i fondi bloccati e quindi costrette a bloccare i lavori e a ridurre la forza lavoro. Una riduzione che ha colpito ovviamente le famiglie dei lavoratori così come erano state colpite le famiglie che avevano avviato le pratiche secondo i criteri precedenti ma con la pratica già consegnata si sono visti cambiare le regole e i parametri di accettazione rimanendo fuori.
A centrare il problema, partendo da una considerazione locale ma con osservazioni che possono essere tranquillamente estese a livello generale, è stata Gianna Pentenero, assessore al lavor della città di Torino: “È un problema che riguarda tutti ed è forte la preoccupazione per il destino di questi cittadini e delle loro imprese”. La Pentenero è intervenuta a proposito del presidio di protesta promosso dal Comitato Regionale Piemonte Esodati del Superbonus. “Insieme al collega Mazzoleni - ha sottolineato - abbiamo ascoltato la preoccupazione di questi imprenditori soprattutto piccoli che oggi si trovano in forte difficoltà. Perdere queste imprese vuol dire impoverire il tessuto produttivo cittadino e regionale. Oggi dobbiamo promuovere un'azione di sistema che punti a sanare per la maggior quota parte possibile i fondi che queste imprese non stanno incassando - ha aggiunto - i nodi dei crediti che sono fermi e diventano una zavorra devono essere discussi insieme alle associazioni datoriali, insieme alle banche, agli Albi, alla Regione e tutti i soggetti possono mettere in campo azioni positive per le centinaia di famiglie coinvolte in questa crisi”, ha concluso.
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