Tragedia a Priverno, quando la realtà diventa nerissima
Un figlio riduce in fin di vita la madre e uccide il suo compagno; una comunità si scopre vulnerabile
Lascia basiti la notizia che arriva da Priverno, in provincia di Latina e parla di una tragedia che si è consumata in un contesto familiare dove le Istituzioni avrebbero potuto fare forse di più. Un 33enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine per la sua tossicodipendenza e per fatti di cronaca che lo hanno riguardato, al culmine di una lite mossa da una richiesta di soldi per la droga, ha accoltellato la madre e il compagno di lei. Tragico il bilancio con l’uomo morto davanti casa a causa dai colpi che gli aveva inferto il figliastro, mentre la donna è stata trasportata al San Camillo di Roma con l’elicottero. Sgomento tra i cittadini del paese abituato, fino a pochi anni fa, ad una routine tranquilla.
Oggi invece il risveglio è stato di quelli peggiori, tra le grida che provenivano dalla casa dove si sono consumati i fatti, il rumore delle sirene delle ambulanze e delle auto delle Forze dell’Ordine accorse. Poi l’arrivo dei giornalisti, i microfoni e le telecamere che proietteranno il paese sulle copertine di TG e giornali nazionali prima, poi sulle pagine di rotocalchi e trasmissioni pomeridiane per giorni. Il tutto a poca distanza da caso di violenza sessuale che aveva anche quello portato la città alla ribalta, tristemente.
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