Troppo caldo nei cantieri, servono misure subito
Uil Toscana, 'Bene i protocolli firmati ma non sono sufficienti'
"Al di là della sottoscrizione di protocolli e ordinanze, servono elementi tangibili che dimostrino il contrasto al grande caldo. La verità è che purtroppo, nonostante questo tema sia di routine ogni anno, ancora nessun intervento strutturale è stato messo in campo per tutelare la salute dei lavoratori dall’emergenza calore". Lo affermano, in una nota, Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana, e Daniele Battistini, segretario generale Feneal Uil Toscana.
Uil e Feneal, anche a livello nazionale, "sono state tra i primi a rivendicare un impegno concreto e urgente su questo tema come ad esempio il riconoscimento di ammortizzatori sociali automatici. Continuiamo a sostenere che sia urgente e non più rinviabile un ‘Decreto Grande Caldo’ per affrontare la situazione in maniera organica e omogenea su tutto il territorio regionale e nazionale. Per noi non esistono lavoratori di serie A o di serie B a seconda del comune o della Provincia di appartenenza, per questo chi lavora in particolare nel settore delle costruzioni e del lapideo ha necessità di risposte urgent".
"La situazione può avere riscontri drammatici, anche per quanto riguarda le malattie professionali - aggiungono i sindacalisti - Non bastano provvedimenti dei comuni o delle singole province, serve intanto una definizione a livello regionale di attuazione chiara e precisa degli strumenti da mettere in campo, assieme ad una rinnovata volontà di dare risposte concrete sul piano nazionale da parte del Ministero del Lavoro. È necessaria l’apertura di tavoli settoriali permanenti che coinvolgano anche gli enti bilaterali dell’edilizia e degli altri settori, insieme al coinvolgimento quotidiano degli organi ispettivi e di vigilanza".
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