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Gaza, Netanyahu ancora da Trump: secondo incontro in 24 ore

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Israele cerca l'appoggio per dare la spallata decisiva per risolvere a suo favore la situazione a Gaza

Secondo colloquio in 24 ore alla Casa Bianca per Donald Trump e Benjamin Netanyahu. Per circa due ore, il presidente Usa e il primo ministro israeliano hanno discusso ancora una volta della guerra in corso a Gaza e dei negoziati ripresi a Doha tra Israele e Hamas per arrivare a un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi.

Netanyahu: "A Gaza dobbiamo finire il lavoro"
Prima del meeting tra i due leader, che non era aperto alla stampa, Netanyahu ha incontrato il presidente repubblicano della Camera dei Rappresentanti, Mike Johnson, incontro dopo il quale il premier israeliano ha affermato di non credere che la campagna militare israeliana a Gaza sia terminata, ma che i negoziatori "stanno certamente lavorando" per un cessate il fuoco.

"Dobbiamo ancora finire il lavoro a Gaza, liberare tutti i nostri ostaggi, eliminare e distruggere le capacità militari e governative di Hamas", le parole di Netanyahu riportate dalla Bbc.

Tregua a Gaza, la speranza di Witkoff
L'inviato di Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, ha intanto spiegato come Israele e Hamas stiano colmando il divario sulle questioni che in precedenza avevano impedito loro di raggiungere un accordo, esprimendo inoltre la speranza in un cessate il fuoco temporaneo di 60 giorni concordato questa settimana. Secondo l'inviato Usa, la bozza di accordo includerebbe anche il rilascio di 10 ostaggi vivi e dei corpi di nove deceduti.

Intanto, prima dell'incontro di lunedì tra il primo ministro israeliano e Trump, una delegazione del Qatar sarebbe arrivata alla Casa Bianca per parlare con funzionari Usa per diverse ore, ha rivelato Axios citando una fonte a conoscenza dei colloqui. Ma se per Trump i colloqui per il cessate il fuoco "stanno procedendo molto bene", per il Qatar che ha svolto un ruolo di mediatore nei negoziati sarebbe invece necessario più tempo.

"Non credo di poter fornire una tempistica al momento, ma posso dire fin da ora che avremo bisogno di tempo per questo", le parole del portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari.

Nessun annuncio dopo l'incontro, Witkoff rinvia partenza per Doha
Il secondo incontro tra Trump e Netanyahu si è concluso senza alcun annuncio pubblico di una svolta nei colloqui per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza. L'attesa per una qualche dichiarazione - ricostruisce il Times of Israel - era cresciuta dopo che l'incontro era stato pubblicamente aggiunto al programma di Netanyahu solo poche ore prima del suo svolgimento.

Ma mentre Netanyahu e Trump si incontravano nello Studio Ovale insieme al vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, due fonti a conoscenza della questione citate dal Times of Israel riferivano che Witkoff aveva deciso di rinviare il suo volo per Doha, dove avrebbe dovuto partecipare ai colloqui in corso.

Inizialmente era previsto che Witkoff partisse per il Qatar ieri, e al momento non è ancora stata fissata una nuova data di partenza. L'inviato statunitense ha informato i mediatori che ha ancora intenzione di recarsi a Doha per contribuire a portare a termine l'accordo, ma la sua decisione di rinviare il viaggio indica che sono ancora necessari progressi significativi. L'agenzia di stampa saudita Asharq News ha citato "fonti informate" secondo cui il quinto round di colloqui in Qatar si è concluso martedì sera senza progressi significativi.

Secondo un funzionario palestinese citato dal sito, i colloqui sarebbero "a un punto morto", perché il team negoziale israeliano si limiterebbe "ad ascoltare piuttosto che negoziare" e si consulterebbe su "ogni questione" con Netanyahu e il ministro degli Affari Strategici Ron Dermer, il principale negoziatore israeliano che accompagna il premier a Washington.

Il funzionario palestinese ha affermato che il team israeliano non ha l'autorità di prendere decisioni concrete, denunciando "una continuazione della politica dilatoria di Netanyahu volta a ostacolare qualsiasi potenziale accordo".

 

9 Luglio
Autore
Redazione

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