Conflitto Ucraina-Russia, Zelensky ammette le difficoltà
L'avanzata russa in DonBass e Crimea ha segnato una nuova svolta. Si attende posizionamento USA
L'Ucraina non ha la forza per riconquistare la Crimea e le parte del Donbass occupate dalla Russia nella guerra in corso da oltre 1000 giorni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, però, non alza bandiera bianca e ribadisce che Kiev non può e non vuole rinunciare ai propri territori. Ad una domanda di Le Parisien riguardo alla possibilità che l'Ucraina possa rinunciarvi 'temporaneamente', il presidente ha infatti risposto: "Legalmente non possiamo cedere i nostri territori, lo proibisce la Costituzione dell'Ucraina".
"Ma fisicamente cosa valgono queste parole? Se fisicamente ci sono parti del nostro territorio sotto il loro controllo - ha aggiunto nell'intervista con il giornale francese, riferendosi ai russi - sono loro ad avere il controllo, non noi, purtroppo. E se noi non abbiamo oggi la forza di riprendere tutti i nostri territori, allora l'Occidente può trovare la forza di far sedere Putin al tavolo e affrontare questa guerra per via diplomatica".
Zelensky ha comunque aggiunto che "noi non riconosceremo legalmente l'occupazione dei territori", sottolineando che affidarsi alla "diplomazia non significa rafforzare l'occupazione come qualcosa di legale. E' la via per finire la guerra, per via diplomatica - ha ribadito - ed abbiamo bisogno di Stati Uniti e Europa forti per costringere Putin a mettere fine alla guerra per via diplomatica".
"Soprattutto dall'inizio del 2025 abbiamo bisogno di unità tra Usa, Ue e Paesi europei. Questo è molto importante. Abbiamo bisogno di unità per raggiungere la pace, solo insieme gli Usa e l'Ue possono davvero fermare Putin e salvare l'Ucraina". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky entrando alla riunione del Consiglio europeo cui è invitato.
A una domanda sulle capacità europee di sopperire a un possibile calo del supporto statunitense, Zelensky reitera la necessità di unità transatlantica. "È difficile sostenere l'Ucraina senza l'aiuto americano. Ne discuteremo con il presidente Trump quando sarà alla Casa Bianca".
Il presidente ucraino indica anche le priorità sul tavolo dei leader europei nella due giorni di riunione. "La priorità assoluta è la protezione del settore energetico, la sicurezza delle centrali nucleari, molto pericolose per tutta l'Ue se qualcosa andasse storto, e come salvare gli stoccaggi di gas". Poi si discuterà di come "aumentare il più possibile la produzione militare interna, che è davvero utile e funziona, i risultati si vedono sul campo di battaglia".
Ieri Volodymyr Zelensky ha ammesso che l'Ucraina non ha la forza per riconquistare la Crimea e le parte del Donbass occupate dalla Russia nella guerra in corso da oltre 1000 giorni. Il presidente ucraino, però, non alza bandiera bianca e ribadisce che Kiev non può e non vuole rinunciare ai propri territori.
Starmer parla con Trump al telefono: "Alleati procedano insieme"
I Paesi alleati procedano insieme sulla crisi Ucraina, ha chiesto il Premier britannico Keir Starmer al Presidente americano eletto Donald Trump con cui ieri ha parlato al telefono, ha reso noto Downing Street. E' necessario "lavorare insieme" anche in Medio Oriente per garantire la pace, ha sottolineato Starmer. Starmer e Trump "hanno espresso la loro ambizione comune di rafforzare la relazione stretta e storica fra Londra w Washington" impegnandosi a "lavorare insieme sulle priorità condivise, inclusa la sicurezza internazionale e la crescita economica e la prosperità".
Missili russi contro Kryvyi Rih
Un attacco missilistico delle forze di Mosca contro Kryvyi Rih, 420 chilometri a sud est di Kiev, ha lasciato interi quartieri della città ucraina al buio. Danneggiato anche un ospedale e un palazzo, hanno denunciato fonti ufficiali locali.
Massiccio raid delle forze di Kiev contro raffineria in Russia
Le forze ucraine hanno bombardato con droni e missili la raffineria di petrolio di Novoshakhtinsk, nel sud della Russia, a dieci chilometri dal confine con l'Ucraina ma a 200 dalla postazione militare ucraina più vicina. Lo stato maggiore ucraino spiega che il petrolio che vi viene lavorato viene fornito alle forze militari. Nel sito si è sviluppato un incendio. Il governatore della regione di Rostov region, Yuri Slyusar, aveva denunciato l'impiedo di una trentina di droni e di tre missili. Il bombardamento è durato sei ore.
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