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La guerra è vicino alla centrale di Zaporizhzhia

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Le forze armate di Kiev hanno affermato di aver compiuto progressi nella zona di Berdiansk

Nuovi sviluppi nella guerra in Ucraina. Le forze armate di Kiev hanno affermato di aver compiuto progressi nella zona di Berdiansk, nell'oblast di Zaporizhzhia. Il portavoce dello Stato maggiore, Andri Kovalev, ha sottolineato che le truppe hanno potuto avanzare fino a un chilometro in alcune aree. Continuano dunque i successi militari ucraini, dopo quelli nella regione di Donetsk, che si sono tradotti nel recupero di sette località, come riferito dall'agenzia Unian. "Sono molto preoccupato, ci sono combattimenti abbastanza vicini alla centrale". Così Rafael Grossi, i capo dell'Agenzia atomica internazionale, ha espresso, parlando con i giornalisti a Kiev, la preoccupazione per l'aumento dei rischi per la centrale nucleare di Zaporizhzhya.

L'aumento dei combattimenti fa crescere la probabilità che la centrale venga colpita, ha aggiunto Grossi spiegando che "stiamo cercando di rendere la nostra presenza più visibile possibile e più di impatto in modo da evitare un incidente nucleare".

Dopo l'incontro con il presidente Volodymyr Zelensky, Grossi è partito proprio per recarsi nella centrale nucleare e verificare direttamente l'impatto che ha avuto sul sistema di raffreddamento il crollo della diga sul fiume Dnipro.

Intanto seppure in chiara difficoltà la Russia non demorde. "Negli ultimi mesi, la Russia ha lavorato molto probabilmente per assicurarsi la fornitura a lungo termine, in grandi quantità, di droni iraniani. Fornendo queste armi, l'Iran continua a violare la risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su Twitter il servizio di intelligence britannico, sottolineando che ormai "Mosca è probabilmente passata dal ricevere piccole quantità di Owa-Uav iraniani via aria a spedizioni più grandi via nave, attraverso il Mar Caspio".

Secondo l'intelligence di Londra, "questo 'corridoio internazionale di transito Nord-Sud' ha assunto molta più importanza dopo l'invasione", dato che permette alla Russia di "accedere ai mercati asiatici, compresi quelli delle armi, che sono meno vulnerabili alle sanzioni internazionali". Inoltre, aggiunge l'intelligence, "la Russia sta anche lavorando per avviare la produzione interna di Owa-Uav, quasi certamente con l'assistenza iraniana".

"La Russia è molto probabile che investa in Owa-Uav, perché questo le fornirebbe una capacità di attacco a lungo raggio relativamente economica, in un momento in cui ha già sprecato gran parte delle sue scorte di missili da crociera in Ucraina", ha concluso l'intelligence.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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