i migranti tema caldo tra politica e agricoltura
L'agenda delle discussioni riprnede dopo le vacanze con toni accesi. dall'impiego nei campi ai paesi di transito è scontro tra fazioni
Riprende l'agenda politica. A dettare i punti fondamentali la cronaca e gli sbarchi che si stanno susseguendo in queste ore in Sicilia. ''Tutte le misure che è necessario fare in questo momento sul territorio per affrontare l'emergenza immigrazione sono dei palliativi. Per quanto riguarda la mia regione e la rotta balcanica, che è quella che conosco meglio, penso che serva un forte intervento europeo per fare accordi con i Paesi di transito. Accordi che poi però vanno fatti rispettare. Altrimenti noi metteremo sempre delle toppe e non risolveremo mai il problema''. Lo dice in un'intervista a 'La Stampa' il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga.
''Continuo a pensare che stipulare accordi bilaterali nel Mediterraneo con i Paesi nordafricani per effettuare pattugliamenti congiunti potrebbe essere una soluzione. E lo stesso bisognerebbe fare con la Slovenia per la rotta balcanica. Se vogliamo far tornare la legalità in Italia e in Europa dobbiamo dare delle risposte a chi scappa da una guerra, e quindi ha diritto allo status di rifugiato di protezione sussidiaria, però non possiamo pensare che chiunque possa andare dappertutto''.
"Sull'immigrazione, se si allarga il ragionamento, si capisce che i dati confrontati non vedono situazioni omogenee sotto il profilo internazionale. Oggi l’Africa 'ribolle' di più, il Niger è esploso. Poi c’è il Sudan, la Costa d’Avorio, il Burkina Faso; al di fuori anche l’Afghanistan. Ora, una prima mossa che darà risultati positivi è stata fatta: il Memorandum europeo con la Tunisia, questo è un obiettivo raggiunto. Poi bisogna che l’Ue ripristini il rispetto dell’accordo con la Turchia, ma la possibilità di limitare le partenze si ha solo collaborando con gli Stati in cui si realizzano, vedi Libia. Il modello offerto dal Memorandum è quello vincente ma ci vuole tempo perché sortisca gli effetti sperati". Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, in una intervista al quotidiano Avvenire.
"Per Forza Italia il problema dell’immigrazione va gestito a livello europeo. Noi diciamo no alle strumentalizzazioni del Pd che, da una parte ci chiede maggiore solidarietà per gli immigrati che arrivano, dall’altra con i sindaci ci dice che non ce la fa più". Lo ha detto Raffaele Nevi, vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, ai microfoni del Tg1.
"Il sistema dei flussi è un modello che va migliorato. Certamente, riscontriamo come positivo l’aumento del numero delle persone che sono state assegnate rispetto al Governo precedente, ma è troppo lungo e complesso il modello con cui si regola l’ingresso". E' quanto afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a margine del suo intervento al Meeting di Rimini.
Spiega Giansanti: "Intanto, c’è il click day: quindi troppo spesso la domanda di una azienda che ha bisogno viene scartata perché ci mette troppo a caricarla. Poi, i tempi per avere l’autorizzazione: noi generalmente facciamo la domanda un anno per l’altro mentre dovremmo fare la domanda per l’anno in corso. Infine, c’è il tema della formazione, che diventa fondamentale: noi dobbiamo fare la formazione su questi operai direttamente nei loro Paesi di origine".
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