Amnesty: 'tradita la promessa di un'equa ripresa dalla pandemia'
La denuncia nell'analisi annuale sulla situazione dei diritti umani nel mondo, 'leader politici e colossi aziendali hanno anteposto profitto e potere alle persone'
"Gli stati ad alto reddito hanno colluso coi giganti aziendali ingannando le persone con slogan vuoti e false promesse su un’equa ripresa dalla pandemia da Covid-19, in quello che è risultato uno dei più grandi tradimenti dei nostri tempi". È quanto ha dichiarato Amnesty International in occasione del lancio della sua analisi annuale sulla situazione dei diritti umani nel mondo.
Il Rapporto 2021-2022 (pubblicato in Italia da Infinito Edizioni) denuncia che questi stati, insieme ai colossi aziendali, hanno acuito la disuguaglianza globale, e ne individua le cause nella "nociva avidità aziendale e nel brutale egoismo nazionale" così come nell’abbandono della sanità e di altre strutture pubbliche da parte dei governi.
“Il 2021 avrebbe dovuto essere un anno di ripresa e recupero. Invece, è diventato l’incubatrice di una più profonda disuguaglianza e di una maggiore instabilità, caustiche eredità per gli anni a venire”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International. “Le promesse di ‘ricostruire meglio’ e affrontare le disuguaglianze che avevano aggravato l’impatto della pandemia sono rimbalzate da un leader a un altro. Questi leader hanno portato in scena una recita sul tradimento e sull’avidità, in combutta con i colossi aziendali. Gli effetti più dannosi sono stati per le comunità più marginalizzate e per quelle affette da povertà endemica”, ha aggiunto Callamard.
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