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La grande fuga degli storioni nel tunnel scavato dalle nutrie

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Sembra il titolo di una di quelle favole che da bambini ci leggevano per farci addormentare ma è successo a Calvisano

Sembra il titolo di una di quelle favole che da bambini ci leggevano per farci addormentare o di quei cartoon che da adulti sprofondati sul divano vediamo per l’ennesima volta coi figli o coi nipoti. E invece è una splendida storia, nel senso che splende, brilla, illumina la nostra giornata regalandoci un sorriso, che vede protagonisti un branco di storioni, fuggiti da un allevamento di Calvisano per poi gettarsi nei navigli bresciani. Una fuga di massa provocata da un gruppo di nutrie che ha scavato una serie di gallerie nella terra battuta delle vasche, in quella parte non cementificate, permettendo l’animalesca evasione, con gli storioni che hanno nuotato fino a popolare l’Oglio e il Chiese. E così si va dall’amarezza dell’attività commerciale che ricava dagli storioni il prelibato caviale alla gioia dei pescatori che potranno catturarli senza licenza poiché alloctoni. Però, diciamoci la verità, non è il leone Kimba, quindi ci sentiamo meno partecipi nel tifare per la sopravvivenza degli storioni, eppure è una storia dai contorni esopici. Ricordiamoci, così, con un sorriso, di quel giorno di autunno caldo nella terra del caviale che una brigata di nutrie ninja scavò un tunnel per facilitare l’evasione di massa di una colonia di storioni depressi.

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Gian Luca Campagna

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