Il Lazio? Colmo di infiltrazioni criminali
Sciolto per 'ndrangheta i Comuni di Anzio e Nettuno: da un lato l'amarezza dell'ex sindaco De Angelis dall'altra il 'lo sapevamo' di Pd e grillini
Appena dopo il rintocco fatidico della scorsa notte il Consiglio dei ministri scioglie i consigli comunali di Anzio e Nettuno.
Se da una parte c'è lo sconcerto dell'ex primo cittadino Candido De Angelis, che tuona "Sono tranquillo sugli atti che sono stati fatti, mi dispiace per come è andata a finire, la mia carriera politica finisce qui" dall'altra il 'lo sapevamo' della controparte politica.
"C'è molta amarezza, onestamente non me l'aspettavo. Sono tranquillo su quello che ho fatto: sugli atti che sono stati fatti, sugli appalti, sui servizi, sugli affidamenti, su tutto. Mi dispiace come è andata a finire. Finisce oggi la mia carriera politica, il 4 novembre avevo comunque preannunciato che sarebbe finita". Così Candido De Angelis, all'indomani della decisione del Consiglio dei ministri di sciogliere il Comune "in considerazione delle accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata".
"Nessuna polemica, ma tanta amarezza e dispiacere", aggiunge De Angelis, secondo cui lo scioglimento "è arrivato inaspettato". "Adesso leggeremo gli atti, vedremo il perché, io continuo a sostenere che appalti pilotati, condizionati non ce ne sono", assicura.
“Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento dei Comuni di Anzio e Nettuno per accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata tali da compromettere la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione, nonché il buon andamento e il funzionamento dei servizi per i cittadini. Una decisione che non mi coglie di sorpresa e che conferma le preoccupazioni più volte rappresentate”. Così in un post su Facebook Valentina Corrado, assessore al Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa della Regione Lazio.
“Giá nel 2018 in qualità di Consigliera Regionale membro della Commissione Antimafia, chiedevo l’attenzione della Commissione sul territorio del basso Lazio, evidenziando come alcune zone risultassero ormai teatro quotidiano di azioni criminali contrassegnate indubbiamente da metodo mafioso; così come nel 2020 intervenni per stigmatizzare atti di intimidazione nei confronti di una consigliera comunale chiedendo, nuovamente, l’intervento della Commissione Antimafia e del prefetto - aggiunge - Legalità e trasparenza, princìpi sanciti nella nostra Costituzione e nel nostro ordinamento, non sono assolutamente derogabili, a maggior ragione quando si ricopre una carica istituzionale e in gioco ci sono gli interessi e il futuro delle nostre comunità''.
''Ora sarà nominato un Commissario e tra 18 mesi i cittadini saranno chiamati alle urne per eleggere nuovi amministratori e avranno, così, la possibilità di voltare pagina rispetto ad una storia che abbiamo già visto ripetersi in passato - conclude - Auspico un risveglio di coscienze dei cittadini di queste due città, balzate diverse volte agli onori delle cronache per le infiltrazioni della malavita nella politica e nelle istituzioni piuttosto che per il meraviglioso potenziale di patrimonio turistico, culturale e naturalistico posseduto, affinché possano con coraggio e determinazione cambiare la storia del proprio territorio attraverso elezioni libere da condizionamenti, pressioni e interessi illeciti”.
“La decisione del Consiglio dei ministri di sciogliere i consigli comunali di Anzio e Nettuno dopo un’inchiesta della magistratura sulle infiltrazioni dei clan della ‘ndrangheta nelle due amministrazioni locali è un segnale forte ed inevitabile se si vuole ribadire l’impegno nella lotta alle mafie e alla tutela della legalità sul nostro territorio. Le comunità di Anzio e Nettuno non meritano ulteriori offese da parte della criminalità organizzata che attraverso ingerenze malsane pilota appalti, detta regole e destini delle economie locali, stritolando nella propria morsa imprese e lavoratori onesti, e deturpa i nostri territori anche da un punto di vista ambientale. Qualsiasi tipo di assoggettamento a dinamiche mafiose è totalmente inammissibile e va condannato duramente”. Così su Facebook l'assessora regionale alla Transizione ecologica, Roberta Lombardi.
"Finalmente si sciolgono due comuni in cui le infiltrazioni avevano inquinato l'attività delle amministrazioni comunali. A pochi km da Roma. La 'ndrangheta si conferma massicciamente presente a Roma e nel Lazio". Così su Twitter l’ex senatore, già presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, sullo scioglimento dei consigli comunali di Anzio e Nettuno.
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