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La Banca Mondiale presta all'Ucraina 350 milioni di dollari

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Con i venti di guerra e con un'invasione russa già annunciata si mobilitano gli aiuti internazionali al presidente Zelensky

Il Gruppo della banca Mondiale è pronto ad erogare all'Ucraina un prestito da 350 milioni di dollari, che verrà discusso dal board a fine marzo. E' quanto rende noto un comunicato dell'organismo internazionale, al termine di un incontro fra il presidente della Banca Mondiale, David Malpass, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a margine della conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Malpass, si legge, ha ribadito durante l'incontro "il sostegno al popolo ucraino e la sua economia, per le necessità finanziarie a breve e lungo termine". Il prestito da 350 milioni di dollari "sarà seguito da ulteriore sostegno al bilancio e ulteriori riforme, anche nel campo dell'energia e il clima". Durante l'incontro si è parlato "degli immensi costi finanziari per l'Ucraina dell'attuale crisi e dell'aumento dei prezzi dell'energia, così come dei costi per la Russia e la regione derivanti dalle probabili riduzioni negli investimenti, il commercio e il vitale commercio nel Mar Nero".

Malpass e Zelensky hanno anche discusso di diversi progetti per l'Ucraina, nel campo "dell'efficenza energetica, le infrastrutture, le ferrovie, il rafforzamento dell'economia e le opportunità di lavoro in Ucraina orientale".

Ma Zelensky agisce su più fronti. Alla Nato chiede un calendario "chiaro" per l'adesione, a Vladimir Putin un incontro per capire cosa vuole. Sono le due richieste del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla conferenza di Monaco. L'Alleanza ci dia un calendario "chiaro e realizzabile un vista dell'adesione" di Kiev, ha detto il leader ucraino, che ha poi proposto un incontro al suo omologo. "Non so quello che vuole il presidente russo, per questo gli propongo di incontrarci", ha detto Zelensky.

Ma la tensione resta altissima, con l'Occidente convinto di un imminente attacco russo. "Tutti i segnali indicano che la Russia stia pianificando un attacco all'Ucraina su larga scala" ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg all'emittente tedesca Ard. "Le truppe non vengono ritirate come dice la Russia e nuove truppe si aggiungono", ha affermato, aggiungendo che vi sono indicazioni di tentativi russi di creare un pretesto per l'attacco. Stoltenberg si dice comunque sempre a favore di una soluzione negoziata. "Vogliamo che la Russia cambi direzione e si sieda al tavolo con noi", ha sottolineato.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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