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Lo sciopero dei benzinai diventa un boomerang

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Lo sciopero dei benzinai si è rivelato un fallimento ma a pagare un conto salatissimo sono stati solo i consumatori

Lo sciopero dei benzinai si è rivelato un fallimento ma a pagare un conto salatissimo sono stati solo i consumatori, con una corsa ai rifornimenti che ha prodotto una impennata dei listini alla pompa, rincari finiti ora all’attenzione del Governo e di Mister Prezzi. Lo afferma Assoutenti, che ha presentato oggi un esposto denunciando la possibile speculazione sui prezzi di benzina e gasolio.

“Mentre i benzinai facevano una figuraccia, con una spaccatura sullo sciopero tra le varie sigle e la revoca decisa a poche ore dall’inizio della protesta, gli automobilisti che hanno fatto il pieno per non ritrovarsi a secco hanno dovuto subire repentini aumenti dei prezzi alla pompa, saliti in alcuni casi anche di 10 centesimi di euro tra ieri e oggi, con un aggravio fino a +5 euro sul pieno – denuncia il presidente Furio Truzzi – Un fatto gravissimo che ci ha portato oggi a presentare un esposto a Mister Prezzi e al Governo, nella persona del Ministro Adolfo Urso, in cui si chiede di aprire una indagine su quanto accaduto e sanzionare quei soggetti, siano essi benzinai o compagnie petrolifere, che hanno approfittato della situazione per aumentare ingiustificatamente i listini al pubblico”.

“Crediamo sia giunta l’ora di aprire un serio tavolo di confronto sui carburanti coinvolgendo anche i consumatori, perché la questione non può essere appannaggio esclusivo dei benzinai e delle compagnie petrolifere, e deve essere affrontata ascoltando anche le istanze dei diretti interessati, ossia i cittadini”, conclude Truzzi.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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