Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Botulino in Calabria: focolaio sotto controllo

Carabinieri NAS in azione sul web

LE indagini dei Carabinieri del NAS si intensificano per evitare nuove spiacevoli sorprese

Il focolaio di intossicazione da botulino che ha colpito la Calabria, causando due decessi e dodici ricoveri, sembra essersi attenuato. Tuttavia, le indagini proseguono senza sosta. Due medici che avevano in cura le vittime prima del decesso sono stati iscritti nel registro degli indagati.

Attualmente, le condizioni dei 14 pazienti ricoverati — sei in terapia intensiva, tre in pediatria e cinque in altri reparti — risultano stabili. I medici restano pronti a somministrare il siero antibotulinico qualora il quadro clinico dovesse peggiorare.

Autopsie e indagini: due medici indagati
Le autopsie sui corpi di Luigi Di Sarno, 52 anni di Cercola (Napoli), e Tamara D’Acunto, 45 anni di Diamante, sono state fissate per martedì 12 agosto. La Procura di Paola, guidata da Domenico Fiordalisi, ha incaricato un collegio di medici dell’ASP di Catanzaro di eseguire gli esami autoptici e ulteriori approfondimenti.

Sul fronte investigativo, si delineano due direttrici principali:

Origine dell’intossicazione: le indagini si concentrano sul food truck ritenuto responsabile, in particolare sulle modalità di somministrazione degli alimenti, più che sul prodotto stesso. Ulteriori risultati sono attesi mercoledì dall’Istituto Superiore di Sanità.

Responsabilità medica: la Procura ha iscritto nel registro degli indagati due medici delle strutture sanitarie del cosentino, che avevano preso in carico le vittime. L’atto è considerato “dovuto” per permettere loro di nominare consulenti in vista delle autopsie. L’ipotesi è che non sia stata formulata una diagnosi tempestiva. Le cartelle cliniche saranno oggetto di verifica.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Maria Porcelli, coinvolge anche altre tre persone. Le ipotesi di reato includono omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Le accuse sono ancora in fase preliminare e dovranno essere supportate da analisi tecniche e scientifiche condotte dai carabinieri del NAS e dall’ASP di Cosenza, con esami microbiologici in corso.

Raccomandazioni sanitarie
Dopo i casi registrati in Calabria e Sardegna, il presidente della Società Italiana d’Igiene (SItI), Enrico Di Rosa, ha lanciato un appello alla prudenza:

“Bisogna fare attenzione a segnali d’allarme come gas nel contenitore o deformazione del tappo. In questi casi, non assaggiare il prodotto e gettare via la confezione. La tossina botulinica è estremamente potente: anche una quantità minima può causare danni gravi, come stiamo vedendo.”

10 Agosto
Autore
Redazione

Commenti