Il Covid e il picco estivo che non arriva

"Siamo probabilmente arrivati nella fase di picco" di questa ondata estiva di Covid-19, sostenuta dalla sottovariante Omicron 5. "Nell'ultima settimana abbiamo registrato un -7,5% dei casi", ma riguardo ai decessi l'andamento "ormai lo abbiamo imparato: purtroppo i parametri relativi agli aspetti più pesanti della malattia sono l'eredità delle settimane precedenti". Sono gli ultimi a scendere e "quindi ci si dovrà aspettare ancora un incremento dei morti. Prima di assistere a un calo vero, dovranno passare 2 o 3 settimane". Lo spiega  il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'Università Statale di Milano, dopo i 176 decessi riportati nel bollettino Covid di ieri, record dell'ondata in corso e dato più alto dal marzo scorso.

Ma intanto si prepara una grande campagna d'autunno per la ripartenza del Paese, con la politica pronta a dare un segnale agli italiani. Questo in sintesi Francesco Vaia. 

"Dimostriamo ancora una volta di essere un grande Paese: destiniamo una parte del Pil per una grande campagna d'autunno, che ci consegni la ventilazione meccanica nelle scuole e liberi i bambini dalle mascherine". Sarebbe "un bel segnale per un Paese che riparte" e "sono sicuro che gli italiani sarebbero ben felici di contribuire". Così Francesco Vaia, direttore generale dell'Istituto nazionale malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani' di Roma, lancia "in una giornata importante" quello che definisce "un caloroso appello da chi ormai da 2 anni chiede che si intervenga con azioni strutturali e di sistema su scuole e trasporti".

Una richiesta mossa da un sentimento di "rispetto per la politica e soprattutto per le istituzioni. Guai a perdere la fiducia nelle istituzioni", precisa Vaia, esortando "la politica" a dare ora "un segnale agli italiani".