Gli spazi commerciali, i veri protagonisti del marketing
Dal Dopoguerra e fino ai giorni nostri l'attenzione sarà spostata più sull'allestimento della vetrina che sul prodotto,
La vecchia bottega di zona e gli alimentari di una volta dove trovavi tutto e non avevi pretese di scelta tra varie marche, sono ormai sempre più rari da trovare.
Oggi i negozi sono diventati molto più di un luogo dove rifornirsi dei beni primari, rappresentano l'immagine di un'epoca e gli acquisti sono diventati un atto sempre più legato al piacere e al divertimento. Spesso usciamo a fare una passeggiata con lo scopo di trovarci davanti ad una vetrina che ci inviti ad entrare per acquistare un prodotto e lasciarci sedurre dall'ambiente.
Effettivamente, quest'abitudine è diventata tanto scontata che non ci fermiamo più a pensare di come la funzione commerciale abbia col tempo modificato il suo significato, arrivando a trasformare i punti vendita nei posti più interessanti dei centri urbani.
La risposta viene da lontano, già dal periodo post bellico l'Occidente si è trovato un'abbondanza di prodotti e servizi come mai era avvenuto in precedenza. Inizialmente la superiorità di un punto vendita la dava la varietà e la qualità dei suoi prodotti, più che lo spazio interno del negozio.
L'eccesso di prodotti però portò le aziende a studiare metodi per incentivarne l'acquisto diverse da quelle usate fino a quel momento.
Le corporazioni artigianali scomparvero piano piano verso la fine del XVIII sec. vedendo l'affermarsi di quello che fu il prototipo del negozio moderno.
Mentre prima il luogo di produzione o laboratorio si integrava alla bottega affacciandosi direttamente su strada, con questo fenomeno avvenne la separazione delle due destinazioni d'uso.
Si arrivò alla vendita di merci all'ingrosso fino alla produzione di massa. L'acquisto non avvenne più tramite uno scambio individuale fra due persone, piuttosto attraverso un processo impersonale di confezionamento prima e di selezione poi.
Questo portò a modificare drasticamente l'ambiente dei punti vendita, contestualmente alla funzione svolta. Da allora e fino ai giorni nostri, l'attenzione sarà spostata più sull'allestimento della vetrina che sul prodotto, con lo scopo di attuare un meccanismo di suggestione sul potenziale acquirente. La vetrina diventa quindi un elemento chiave nella fase di progettazione e la piccola bottega si trasforma in un vero e proprio spazio commerciale.
A differenza di qualche tempo fa, quando era necessario avere una grande cornice strutturalmente rigida a racchiudere una porzione limitata di vetro, ora grazie alla disponibilità di grandi lastre trasparenti, si arriva a coprire quasi interamente l'area destinata all'esposizione; questo grazie all'evoluzione della tecnologia in ambito di materiali come l'acciaio, facile da contenere in pilastri e muri, per una resa molto più leggera ed uniforme in facciata.
Oggi i progettisti sono chiamati a realizzare spazi commerciali sempre più raffinati, che parlino il linguaggio del target a cui è indirizzato il prodotto di vendita e che rappresentino l'immagine del marchio stesso. Più il design sarà identificativo, più sarà assicurato il successo commerciale.
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