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Pechino insiste per la Via della seta

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Il portavoce del Ministero chiama Roma: 'da noi molti prodotti tricolori, molti turisti cinesi da voi'

Pechino continua il suo pressing su Roma. Impegnarsi nella cooperazione nell'ambito della Belt and Road Intiative, o Nuova Via della Seta, è una scelta giusta fatta dalla Cina e dall'Italia sulla base del legame storico e culturale dei due Paesi e della necessità pratica di sviluppo, ha detto oggi un portavoce del ministero degli Esteri cinese. Il portavoce ha fatto le osservazioni quando gli è stato chiesto di commentare una relazione in cui si afferma che l'Italia sta valutando di non rinnovare il documento di cooperazione Belt and Road. Il funzionario ha espresso la speranza che ciò non penalizzi le relazioni con la Cina e ha rimarcato la volontà cinese di continuare a rafforzare la cooperazione.

La firma del documento di cooperazione Belt and Road ha sollevato grande entusiasmo per il potenziale della cooperazione bilaterale, ha affermato il portavoce, aggiungendo che negli ultimi cinque anni il commercio tra Italia e Cina è aumentato del 42%, raggiungendo quasi 80 miliardi di dollari lo scorso anno. L'Italia è stata ospite d'onore alla China International Import Expo e alla China International Consumer Products Expo, e molti prodotti italiani possono essere reperiti nel mercato cinese, ha sottolineato il portavoce.

L'Italia è diventata una delle principali destinazioni europee per i turisti cinesi e le mostre e gli spettacoli d'arte italiana sono molto popolari in Cina, ha ricordato il portavoce. I due Paesi hanno costruito insieme grandi navi da crociera e hanno cooperato in altri mercati in Africa, Medio Oriente e America Latina, ha sottolineato il portavoce. 

"Alcune forze hanno lanciato letture maliziose e hanno politicizzato lo scambio culturale e la cooperazione commerciale tra Cina e Italia nel quadro della Belt and Road, nel tentativo di minare la cooperazione e di creare divisioni", ha aggiunto il portavoce, rimarcando che questo vuol dire andare contro la direzione della storia e che causerà danni, senza portare benefici. "Dopo un decennio dal lancio della Bri, in base ai principi di consultazione estera, contributi comuni e comuni benefici, abbiamo firmato oltre 200 documenti di cooperazione con oltre 150 Paesi e oltre 130 organizzazioni internazionali", ha detto il portavoce.

L'iniziativa ha stimolato quasi 1 bilione di dollari di investimenti a livello globale, creando oltre 3mila progetti e 420mila posti di lavoro per i Paesi partecipanti, secondo il Ministero. In base a dati della Banca Mondiale, la cooperazione nella Bri aiuterà a portare fuori dalla povertà circa 40 mln di persone a medio-lungo termine, ha aggiunto il portavoce. I fatti hanno dimostrato appieno che la cooperazione in base alla Bri è in linea con le necessità globali di sviluppo, come pure con le aspirazioni della comunità internazionale, e che mantiene una forte vitalità e resilienza, secondo il portavoce.

Il funzionario ha detto che la Cina è pronta a lavorare con i Paesi partecipanti per aumentare la cooperazione di elevata qualità nel quadro della Bri e a portare maggiori contributi per promuovere lo sviluppo sostenibile globale e gli scambi tra civiltà.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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