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Il virus ha paura delle città verdi

sostenibilità ambientale

Meno contagi in città più verdi. A un km quadrato di aree verdi urbane in più per 100.000 abitanti corrispondono anche circa 115 decessi evitati

Il virus fa meno paura visto dalle città ricche di verde e con meno smog. A rilevarlo è una nuova ricerca internazionale condotta dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima) sul tema della diffusione di Covid in base all'inquinamento atmosferico e all'estensione delle aree verdi urbane e peri-urbane, pubblicata sulla rivista 'Environmental Research'.

"La ricerca, coordinata da Sima in collaborazione con la facoltà di Medicina dell'università Complutense di Madrid e l'università del Sannio, mostra i diversi impatti in termini di infezioni, ricoveri e mortalità che il Covid ha prodotto nei diversi territori, costituendo un’ulteriore prova che l’ambiente influisce direttamente e in modo rilevante sul nostro stato di salute", evidenzia il presidente Sima, Alessandro Miani. Nello studio condotto su dati georeferenziati è stata analizzata l'associazione tra incidenza, ricoveri o decessi Covid e l'estensione delle aree verdi pubbliche in 10 città italiane e 8 province spagnole con più di 500mila abitanti (per l'Italia Roma, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Venezia; per la Spagna Madrid, Barcellona, Valencia, Siviglia, Saragozza, Malaga, Las Palmas e Bilbao).

Al netto delle diverse dinamiche di contagio legate alla densità di popolazione, i risultati dello studio "mostrano come l'impatto di Covid in termini di contagi, ricoveri e decessi sia stato inferiore in quelle città che vantano una maggiore estensione del verde pubblico e minori concentrazioni medie annue di Pm2.5", evidenziano gli autori. In base ai dati elaborati dalla Sima e riferiti al 2021, "a un incremento di un km quadrato di aree verdi urbane per 100.000 abitanti corrispondono circa 68 contagi in meno tra la popolazione, 1 ricovero risparmiato e 115 decessi evitati. Ancora più pronunciato l’effetto dell’inquinamento atmosferico, laddove ad ogni incremento di 1 microgrammo per metro cubo di Pm2.5 per 100.000 abitanti corrispondono 367 contagi in più, 2 ricoveri e 796 morti evitabili".

Si tratta, evidenziano gli autori dello studio, "di un’ulteriore conferma del legame tra gravità della pandemia e fattori ambientali quali la disponibilità di aree verdi e l'inquinamento atmosferico a livello locale". Sono state applicate due metodologie nel lavoro della Sima, spiega Andrea Falco, docente di statistica a Madrid e delegato Sima Spagna e "i risultati ottenuti per la Spagna sono coerenti con quelli osservati per l'Italia, in quanto per entrambi i Paesi è emersa chiaramente un'associazione statisticamente significativa tra l’andamento della pandemia Covid e l'estensione del verde pubblico, oltre che per le concentrazioni medie annue di Pm2.5".

"L'accumularsi di evidenze di questo tipo - conclude Miani - dovrebbe essere tenuta in grande considerazione dai decisori perché prova che aumentare le superfici verdi e ridurre il carico degli inquinanti atmosferici rappresenta una strategia in grado di fare la differenza anche in termini di sanità pubblica nei confronti delle attuali e future minacce alla salute umana e planetaria".

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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