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Clima, Papa: ‘tempo sta finendo, affronteremo giudizio di Dio'

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Bergoglio è tornato a parlare di clima in una lettera indirizzata ai cattolici scozzesi

In una lettera indirizzata ai cattolici scozzesi, Papa Francesco si è soffermato sulla crisi climatica, tematica affrontata proprio nel corso della conferenza Cop26 di Glasgow

Il tempo sta finendo – ha detto Bergoglio - questa occasione non deve essere sprecata, per non dover affrontare il giudizio di Dio per la nostra incapacità di essere amministratori fedeli del mondo che ha affidato alle nostre cure”. 

Il Papa ha invocato “I doni di sapienza e forza di Dio su coloro che sono incaricati di guidare la comunità internazionale mentre cercano di affrontare questa grande sfida con decisioni concrete ispirate alla responsabilità verso le generazioni presenti e future”.

Migranti e armi

Nella giornata di oggi, il Pontefice ha ricevuto in vaticano la fondazione Migrantes, parlando di migranti e spese militari. Il papa ha parlato di integrazione come soluzione a problemi gravi, che potrebbero essere causati daslla crisi migratoria.

"Ricevere, accompagnare, promuovere e integrare. I quattro passi” - ha detto - Gli emigranti sono una benedizione anche per e nelle nostre Chiese in Europa. Se integrati, possono aiutare a far respirare l’aria di una diversità che rigenera l’unità; possono alimentare il volto della cattolicità; possono testimoniare l’apostolicità della Chiesa; possono generare storie di santità".

Riguardo il disarmo, Bergoglio ha sottolineato le sue paure per un risveglio post-pandemia in cui ogni stato possa tornare alla vecchia "autosufficienza, nazionalismo, protezionismo, individualismo e isolamento", caratteristiche presenti nella situazione di normalità pre-pandemia.

"Le spese militari a livello mondiale hanno oramai superato il livello registrato alla fine della "guerra fredda" e aumentano sistematicamente ogni anno. I governi, infatti, giustificano tale riarmo richiamandosi a un’idea abusata di deterrenza fondata sull’equilibrio delle dotazioni di armamenti. In questa prospettiva, gli Stati sono inclini a perseguire i propri interessi principalmente sulla base dell’uso o della minaccia della forza. Tale sistema, tuttavia, non garantisce la costruzione e il mantenimento della pace. L’idea della deterrenza, infatti, in molti casi è risultata fallace determinando tragedie umanitarie di grande portata" ha concluso.

2 anni fa
Autore
Piergiorgio Michelangeli

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