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Giù prezzi alla stalla, 3 litri per pagare un caffè

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La Coldiretti denuncia la difficile situazione degli allevatori: 'A rischio c’è il futuro di 26mila allevamenti'

Per poter pagare un caffè al bar gli allevatori italiani devono mungere tre litri di latte pagati solo qualche decina di centesimi alla stalla, ben al di sotto dei costi di produzione in forte aumento per i rincari di mangimi ed energia. E’ quanto afferma la Coldiretti che si è mobilitata con decine di migliaia gli allevatori, agricoltori e pastori con trattori e animali al seguito che dalle campagne hanno invaso le città italiane a partire dalla Capitale in piazza Santi Apostoli dove è mobilitata anche la mucca “Giustina” simbolo della battaglia per un prezzo del latte giusto ed onesto.

“Non possiamo produrre in perdita”, “Il latte delle nostre mucche è la vostra colazione”, “Il latte non è acqua”, recitano alcuni cartelli di protesta. Ci sono anche gruppi di giovani allevatori travestiti da mucche che rumoreggiano sbattendo bidoni di latte drammaticamente vuoti

“Non si può aspettare oltre per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “a rischio c’è il futuro di 26mila allevamenti ai quali va riconosciuto il giusto compenso che tenga conto dei costi di produzione sempre più alti, dalla bolletta energetica ai mangimi”. Il latte agli allevatori – spiega Coldiretti – non deve essere pagato sotto i costi di produzione considerato che gli aumenti vanno dal +70% per l’energia con picchi del 110% al +40% per i mangimi.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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