D'Alema indagato per le armi in Colombia
Commento del ministro Salvini dopo le perquisizioni della Digos di Napoli nelle abitazioni e uffici degli indagati
Un decreto di perquisizione è stato eseguito dalla Digos di Napoli nelle abitazioni e negli uffici dell'ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema e dell'ex amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo. L'atto è stato eseguito nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Napoli sulla vicenda della presunta intermediazione per la vendita alla Colombia di navi, sommergibili e aerei militari prodotti da Fincantieri e da Leonardo. Perquisizioni sono state eseguite anche nei confronti di Gianluca Giordo, già responsabile della Divisione Navi militari di Fincantieri.
Secondo l'ipotesi della Procura partenopea, l'ex premier si sarebbe adoperato per mettere in contatto due broker pugliesi, il 44enne Emanuele Caruso e il 39enne Francesco Amato (già precedentemente iscritti nel registro degli indagati) con Leonardo e Fincantieri.
"Io non godo delle disgrazie altrui e delle inchieste altrui. Però non conosco gli atti. Non gioisco, mentre a sinistra gioiscono quando qualcuno è indagato o perquisito, io no. Spero che venga fatta chiarezza". A dirlo è il ministro Matteo Salvini, parlando dell'inchiesta che vede coinvolti l'ex premier Massimo D'Alema e Alessandro Profumo. Un decreto di perquisizione è stato eseguito dalla Digos di Napoli nelle abitazioni e negli uffici dell'ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema e dell'ex amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo. L'atto è stato eseguito nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Napoli sulla vicenda della presunta intermediazione per la vendita alla Colombia di navi, sommergibili e aerei militari prodotti da Fincantieri e da Leonardo.
Sono 8 le persone indagate dalla Procura di Napoli per la presunta intermediazione per la vendita alla Colombia di navi, sommergibili e aerei militari prodotti da Fincantieri e Leonardo. Oltre all'ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema e all'ex ad di Leonardo Alessandro Profumo, sono indagati i due broker pugliesi Francesco Amato, 39 anni, ed Emanuele Caruso, 44 anni, l'ex responsabile della Divisione Navi militari di Fincantieri Giuseppe Giordo, 58 anni, il commercialista Gherardo Gardo, 52 anni, Giancarlo Mazzotta, 53 anni, e Umberto Claudio Bonavita, 50 anni.
Secondo la Procura partenopea, si legge nel decreto di perquisizione eseguito oggi dalla Digos, Francesco Amato ed Emanuele Caruso "operavano quali consulenti per la cooperazione internazionale del Ministero degli Esteri della Colombia" e, "tramite Giancarlo Mazzotta, riuscivano ad avere contatti con Massimo D'Alema, il quale per il curriculum di incarichi anche di rilievo internazionale rivestiti nel tempo (ex presidente del Consiglio ed ex ministro degli Esteri), si poneva quale mediatore informale nei rapporti con i vertici delle società italiane, ossia Alessandro Profumo quale amministratore delegato di Leonardo e Giuseppe Giordo quale direttore generale della Divisione Navi Militari di Fincantieri".
Commenti