Altro che albero: ti incido il mio amore sul muro del Colosseo
“Non sapevo che il Colosseo fosse così antico”: ecco la surreale giustificazione di chi ha sfregiato il Colosseo
“Non sapevo che il Colosseo fosse così antico”. Ha scrollato le spalle, incassato la testa e allargato mani e braccia. Un gesto teatrale. Come teatrali sono le parole di giustificazione da parte di Ivan Dainalov, l’istruttore di fitness con tanti muscoli e poca sensibilità (e poco cervello) che a fine giugno ha sfregiato il muro del Colosseo con il nome suo e della fidanzata. Lo immaginiamo così mentre scrive la sua personale lettera di scuse. Così accanto ai capricci del meteo, alle imprecazioni segnate dai gladiatori e dai condannati a morte, ecco apparire sul muro dell’anfiteatro Flavio anche la griffe “Ivan+Hailey 23”. Come ricorderete era stato un altro turista a riprendere con la videocamera del telefonino lo scempio dell’anglobulgaro in vacanza a Roma con la fidanzata. Oggi, l’autore della smargiassata d’amore eterno, ha inviato alla Procura di Roma e al Campidoglio una lettera di giustificazioni tra cui emerge anche la motivazione che l’ha portato a incidere la sua indelebile prova d’amore scambiando, dice, il muro del Colosseo con quello di un edificio contemporaneo (e comunque sempre di vandalismo si sarebbe trattato).
Il trentenne rischia 5 anni di reclusione e una multa di 15mila euro per lo sfregio a un monumento che è patrimonio Unesco. Per me andrebbe condannato per arroganza e sfacciataggine ai lavori socialmente utili con comminata la legge del contrappasso. Per avere deturpato un monumento antico quanto il mondo? No, per averci preso soprattutto per degli imbecilli.
Il trentenne rischia 5 anni di reclusione e una multa di 15mila euro per lo sfregio a un monumento che è patrimonio Unesco. Per me andrebbe condannato per arroganza e sfacciataggine ai lavori socialmente utili con comminata la legge del contrappasso. Per avere deturpato un monumento antico quanto il mondo? No, per averci preso soprattutto per degli imbecilli.
1 anno fa
Foto: pixabay
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