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Comunisti espulsi perchè vogliono la fine della guerra

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I parlamentari russi sono stati allontanati dal partito comunista per l'appello a fine della guerra

Il Partito Comunista della regione del Territorio del Litorale, nell'Estremo Oriente russo, ha espulso due parlamentari regionali colpevoli di aver chiesto la fine della guerra in Ucraina. "Questi parlamentari hanno screditato il nostro partito con il loro appello quindi non c'è posto per loro tra di noi", ha dichiarato Anatoly Dolgachev, capogruppo comunista nel parlamento regionale, citato dal Kommersant.

Nel corso di una seduta parlamentare che si è svolta la settimana scorsa, uno dei due parlamentari aveva letto una dichiarazione in cui si chiedeva al presidente russo Vladimir Putin di mettere fine a quella che Mosca chiama "l'operazione militare speciale", il termine usato per definire ufficialmente la guerra in Ucraina.

Un collega di partito ha espresso il suo appoggio all'iniziativa, mentre la leadership regionale e quella locale lo hanno accusato di tradimento, minacciando conseguenze. Non è chiaro al momento se i due politici andranno incontro a nuove misure disciplinari, oltre all'espulsione dalla sezione regionale del partito.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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