Covid, Bulgaria al collasso: stop a interventi chirurgici
Il paese, membro dell'UE, ha vaccinato il 20% dei propri cittadini
In Bulgaria, paese che fa parte dal 2007 dell’Unione Europea, la percentuale di persone vaccinate contro il Covid 19 supera di poco il 20%. Una situazione che ha portato nelle ultime settimane a un’esplosione di contagi e ricoveri.
Ad oggi, il dato che si registra è un’occupazione al 90% dei posti in terapia intensiva. Il Ministro della Salute Katsarov ha annunciato la sospensione di ricoveri non urgenti e interventi chirurgici, misura che entrerà in vigore da domani. Si svolgeranno regolarmente gli interventi più importanti come trapianti, cure oncologiche e psichiatriche, e parti, che saranno le uniche eccezioni alle nuove misure. È passata una settimana da quando il Ministro della Salute bulgaro aveva annunciato il tragico scenario dell'invio di pazienti all’estero per sostenere le cure.
Dati agghiaccianti
La Bulgaria, circa 7 milioni di abitanti, ha il numero più alto di decessi pro capite al mondo. I dati del 31 ottobre erano di 338 morti ogni 100.000 abitanti. A seguire la Bulgaria in questa terrificante classifica sono il Brasile con 287 e la Romania con 237.
Secondo parole di esperti riportate da AdnKronos, una buona parte della colpa riguardo la situazione bulgara è da imputare alla disinformazione delle persone e dei medici di base, oltre che all’inadeguatezza delle istituzioni.
Secondo l’epidemiologa bulgara Hristiana Batselova, il paese non è stato “In grado di formare la maggior parte dei medici che si occupano dei vaccini. Sono sorpresa di quanti medici in Bulgaria non capiscano come funzionino i vaccini. – ha proseguito - I medici avevano paura di vaccinarsi e si sono rifiutati di vaccinare i loro pazienti. La sfiducia è stata poi aggravata dalle fake news”.
La Bulgaria ha anche uno dei livelli più bassi in Unione Europea di vaccinazione tra i medici, percentuale che si attesta intorno al 70%.
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