Il Covid è solo un (triste) ricordo?
L'analisi dell'Iss di questa settimana è chiara: incidenza in calo a 45 casi ogni 100mila abitanti
"In lieve diminuzione" l'incidenza settimanale del Covid in Italia: a livello nazionale è pari a 45 casi ogni 100mila abitanti (nel periodo 24 febbraio-2 marzo), contro 48 ogni 100mila abitanti (17-23 febbraio, dato definitivo relativo al monitoraggio della scorsa settimana). Lo spiega l'Istituto superiore di sanità (Iss), riportando i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid. Stabile il numero dei ricoverati Covid nei reparti ordinari degli ospedali d'Italia, e lievissima variazione nelle terapie intensive. Nel dettaglio, "il tasso di occupazione in terapia intensiva è all'1,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 2 marzo) contro l'1,3% (rilevazione giornaliera al 23 febbraio)". Mentre "il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale" risulta "stabile al 5,2% (rilevazione al 2 marzo)", stessa quota rispetto a quella rilevata al 23 febbraio, nel monitoraggio della settimana scorsa.
Questa settimana nessuna regione o provincia autonoma italiana è classificata a rischio alto per Covid. "Dieci sono a rischio moderato ai sensi del Dm del 30 aprile 2020 e 11" risultano "a rischio basso". Lo sottolinea l'Istituto superiore di sanità (Iss) riportando i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute su Covid. Sono 15 le Regioni/Province autonome che riportano almeno un'allerta di resilienza e 4 quelle che riportano molteplici allerte di resilienza.
Tra le 10 regioni/pa a rischio moderato - secondo quanto emerge dalla tabella che riporta la valutazione complessiva di rischio, e che l'Adnkronos Salute ha potuto visionare - c'è la Calabria, per la quale viene segnalata un'alta probabilità di progressione nel livello di rischio. E poi l'Emilia-Romagna, la Liguria, le Marche, il Piemonte, la provincia autonoma di Trento, la Puglia, la Toscana, la Valle d'Aosta, il Veneto.
Sono classificate a rischio basso invece le rimanenti: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, provincia autonoma di Bolzano, Sardegna, Sicilia e Umbria.
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