C'è il Covid ma la curva sta scendendo
L'impennata registrata sotto le feste natalizie sta scemando. Intanto arriva il vaccino anti-Covid aggiornato di Novavax
"L’indice di trasmissibilità (Rt) calcolato con dati aggiornati al 10 gennaio e basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 2 gennaio risulta sotto la soglia epidemica, pari a 0,75, in diminuzione rispetto settimana precedente (Rt=0,82 al 26 dicembre)", mentre l’incidenza di casi Covid diagnosticati e segnalati nel periodo 4-10 gennaio è pari a 36 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (66 casi per 100.000 abitanti nella settimana 28 dicembre-3 gennaio, Tale calo potrebbe, in parte, essere attribuibile a una ridotta frequenza di diagnosi effettuate durante i giorni festivi". Lo evidenzia il report con il monitoraggio settimanale Covid della Cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità.
"A gennaio l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 8,2% (5.131 ricoverati), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (10,1% al 3 gennaio). In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,4% (213 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (2,8% al 3 gennaio)", si legge nel report. I tassi di ospedalizzazione e mortalità sono più elevati nelle fasce di età più alte, presentando i valori più elevati nella fascia d’età over 90 anni, anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età.
Il vaccino anti-Covid aggiornato di Novavax "offre protezione contro le forme gravi della malattia, compresa la variante JN.1" di Sars-CoV-2, "diventata la variante dominante in Italia secondo i dati della sorveglianza del ministero della Salute", nonché "altre sottovarianti". Lo comunica l'azienda americana in una nota.
"Dati non clinici precedentemente condivisi - informa - hanno dimostrato che il vaccino aggiornato contro il Covid-19 di Novavax induce una cross-neutralizzazione contro la variante JN.1, nonché le subvarianti BA.2.86, EG.5.1, FL.1.5.1 e XBB.1.16. Questa efficacia si allinea con ulteriori dati non clinici che mostrano che il vaccino aggiornato di Novavax induce risposte immunitarie funzionali per le varianti XBB.1.5, XBB.1.16 e XBB.2.3".
"La vaccinazione rimane la strategia vincente per le categorie a rischio, tra cui gli individui oltre i 60 anni e le persone sopra i 18 anni con patologie croniche degenerative - dichiara Giuseppe Bunone, Country Director, Commercial Operations Italy di Novavax - poiché aiuta a proteggere da forme gravi della malattia e dal rischio di decesso. Siamo lieti che questi dati preliminari sull'efficacia del nostro vaccino contro questa variante di interesse siano positivi".
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