Le croci sulle montagne simbolo di pace
Il mondo politico (di centrodestra) insorge sull'idea di rimuovere da parte del Cai il simbolo della croce
La politica (di centrodestra) esplode sul tema di togliere le croci dalle montagne proposto dal giornale ufficiale del Cai. “Le croci sulle vette non possono in alcun modo essere considerate un problema né per il dialogo interculturale né, tantomeno, per l’ambiente. La proposta del Cai di non apporne di nuove e, progressivamente, di rimuovere quelle esistenti è una mera provocazione ideologica. Una croce non può in alcun modo essere considerata divisiva: semmai lo è la stessa volontà di rimuoverla, calpestando e rinnegando i valori che essa rappresenta”. Così, in una nota, Paola Ambrogio, senatore di Fratelli d’Italia, che aggiunge: “ che siano state proprio le guide di Alagna a iniziare la rimozione delle croci in vetta è motivo di rammarico per il Piemonte. I valori della cristianità sono stati, sono e saranno alla base di questa società: una società inclusiva, aperta, rispettosa e caritatevole, ma che in alcun modo cancella la propria storia e i propri valori” “Lancio pertanto un appello affinché la Regione Piemonte si faccia parte attiva nei confronti del Cai perché le croci tornino dov’erano e non ne vengano rimosse altre. Presenterò altresì un’interrogazione in Senato per chiedere al Ministero competente di vigilare sull’ennesimo slancio di perbenismo creativo”, conclude Ambrogio nella nota.
"Esiste un minimo comune denominatore che lega tutta l'Europa ed è il cristianesimo. Da Roma a Berlino, da Parigi a Lisbona, da Madrid ad Atene e fino ai Paesi baltici troveremo sempre una Croce. Difendiamo i nostri valori, la nostra identità, le nostre radici". Lo scrive su twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo nella polemica provocata da una posizione assunta dal Cai, che avrebbe detto no alle nuove croci sulle vette.
“Apprezziamo l’immediata smentita da parte del Presidente del CAI, che pone fine a quella che è sembrata essere più che altro una boutade poco intelligente. Mi preme ricordare come molte delle croci che svettano in montagna sono apposte in ricordo dei caduti italiani della prima guerra mondiale. Nessuno può permettersi di cancellare con un colpo di spugna la storia di questa Nazione, tantomeno potrebbe farlo il Cai che non ha nessun titolo a riguardo”. Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato.
“La croce appartiene alla nostra storia e alla nostra tradizione. È un simbolo che consegna a tutti un messaggio di pace dalle nostre montagne. Togliere la croce dalle vette sarebbe un’azione di ignoranza rispetto a quello che rappresenta. Accolgo quindi positivamente la dichiarazione del presidente del CAI, che ha preso le distanze da questa iniziativa”. Lo afferma il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio (Lega).
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