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Caso Cucchi, il legale: ‘generale Casarsa motore dei depistaggi'

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L'avvocato Fabio Anselmo, legale di parte civile della famiglia di Stefano Cucchi: "‘depistaggi fin da subito per allontanare responsabilità’"

“I depistaggi su Stefano Cucchi sono stati finalizzati, fin dal primo momento, ad allontanare qualsivoglia responsabilita’ delle istituzioni dello Stato sulla sua morte, quando Stefano era proprio nelle mani dello Stato. Depistaggi che hanno come principale motore e ‘anima nera’ nel generale Alessandro Casarsa”. A dirlo l’avvocato Fabio Anselmo, legale di parte civile della famiglia di Stefano Cucchi nel corso del processo sui presunti depistaggi seguiti alla sua morte.

Per i presunti depistaggi sono imputati otto carabinieri: il generale Alessandro Casarsa all'epoca dei fatti comandante del Gruppo Roma, e altri 7 carabinieri, tra cui Lorenzo Sabatino, allora comandante del reparto operativo dei carabinieri di Roma. Le accuse, a vario titolo e a seconda delle posizioni sono quelle di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia. Per tutti il pm Giovanni Musarò ha chiesto la condanna. “Condivido in pieno la ricostruzione del pubblico ministero - ha sostenuto Anselmo - io un pubblico ministero cosi’ in 36 anni di carriera non l’ho mai conosciuto”.

“L’esame di Casarsa è una confessione, di chi sente al di sopra di tutto e di tutti, di chi mostra un amore viscerale per la carriera, è lui - ha sottolineato Anselmo nel suo intervento dall’aula bunker - l’uomo operativo: si è tentato di farci credere che nessuno sapeva nulla, che le notizie venivano apprese dalla stampa. La cosa che più mi ha stupito in questo processo è che si è negata l’evidenza, la logica, fino alla fine”.

L’avvocato ha fatto ascoltare nell’aula bunker di Rebibbia la registrazione audio dell’udienza di convalida di Stefano Cucchi in cui si sente la sua voce già sofferente. “Parole che fanno venire i brividi - ha detto l’avvocato Anselmo nel suo intervento - Stefano Cucchi esce da quell’udienza per andare a morire”. Stefano Cucchi “era un ragazzo perfettamente sano, faceva palestra, era magro esattamente come sua sorella - ha detto Anselmo mostrando le foto di Ilaria - e nessuno rivedendo le sue foto direbbe che e’ una tossicodipendente”.

2 anni fa
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