Cutro contro Piantedosi
Nella cittadina cotronese scritte contro il ministro mentre alle 15.30 si terrà il Cdm. Critico il deputato Matteo Renzi
"Cutro non difende Piantedosi". La scritta campeggia su un muro nei pressi di Cutro (Crotone) dove oggi pomeriggio è atteso l'intero Governo per la riunione del Consiglio dei ministri. Il Cdm si terrà, alle 15.45, nella sala consiliare del Comune di Cutro.
Poi si legge ancora: "Il Governo arriva, i morti rimangono". E "Benvenuti in Italia". Su un altro muro si legge: "La loro speranza è uguale alla nostra". Poi c'è un numero '72' con una croce vicina e la scritta: "Cutro e la Calabria come Siria e Pakistan, abbandonati a se stessi".
"Il ministro in Aula non ha spiegato un punto fondamentale: se la Guardia di Finanza esce e poi rientra perché il mare è pericoloso, perché in quel preciso momento le autorità non danno ordine alla Guardia Costiera di uscire per salvare i migranti?". Lo dice Matteo Renzi a 'Avvenire' a proposito del ministro dell'Interno Piantedosi.
"Come ho detto in Senato, l’identità italiana ci impone di salvare le persone. E questo non è accaduto. E poi come si può dire che i genitori non devono mettere i propri figli su una barca? In Afghanistan una mamma non dovrebbe cercare di dare un futuro alla figlia a cui, anche per colpa dell’Occidente, sono state negate istruzione e libertà? Meloni e Salvini potevano stare in aula anziché rincorrere la passerella mediatica del Cdm a Cutro: loro sono i responsabili delle istituzioni, che stiano nei palazzi delle istituzioni", afferma il leader di Iv.
Renzi parla anche del Terzo polo: "Una donna leader del Terzo polo? Le leadership non si impongono e se ci sarà una donna che scalerà il partito unico, lo farà con le sue capacità come hanno fatto Meloni e Schlein. Io personalmente alla guida del Terzo polo vedo bene la conferma di Calenda". Sul Pd, il leader di Iv spiega: "All’inizio ero convinto vincesse Bonaccini. Col passare della campagna era evidente che Schlein stesse crescendo. Adesso il Pd è un partito di “sinistrasinistra” che merita il nostro rispetto, ma è molto lontano dalle nostre battaglie. Alla fine meglio così: distinti e distanti, smetteremo di becchettarci ogni giorno. Ormai siamo due realtà totalmente diverse. Loro fanno il Pd massimalista, noi facciamo i riformisti".
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