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Aspettando il 2025 con Chagall e Dalì, presentati in Vaticano gli eventi culturali di quest'anno tra arte e cinema -

In attesa dell'Anno Santo, il Vaticano ha presentato gli eventi culturali che arricchiranno il 2024. Tra arte e cinema, nell'anno in corso (tra l'estate e fine anno) si potranno ammirare alcune opere di artisti, per certi versi un po' spiazzanti un po' spiazzanti, come Marc Chagall (sarà esposta un'opera) e Salvador Dalì (due le opere in mostra). Tra le location dell'esposizione, ci sarà la chiesa di San Marcello al Corso a Roma per la presenza dello storico crocifisso che ha legami con i giubilei. L’arte unirà la Russia e l’Ucraina con una esposizione di icone provenienti dai due Paesi. "La dimensione pastorale dell’Anno Santo non si limita alla sola esperienza di preghiera, ma si estende alla componente spirituale di tutta la persona e di ogni persona”, ha spiegato mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, nel corso di una conferenza stampa in Vaticano nella quale sono state anticipate alcune iniziative.

Si partirà dal cinema. Dal 14 al 21 aprile prossimi, al Cinema delle Province a Roma si svolgerà una rassegna cinematografica. "Le varie pellicole mostreranno anche un volto ferito ma sempre un volto di speranza”, ha sottolineato don Dario Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali. Tra i film scelti si segnalano: On life di James Hawes, con il premio Oscar Anthony Hopkins, La chimera di Alice Rohrwacher con Josh O’Connor e Isabella Rossellini, Perfect Days di Wim Wenders e Foglie al vento di Aki Kaurismäki. Per le mostre d’arte “saranno proposte due figure forse un po’ spiazzanti”, ha detto don Alessio Geretti, del Dicastero per l’Evangelizzazione, facendo riferimento a Chagall e Dalì "ma il primo è uno dei pochissimi artisti del mondo ebraico che ha riconosciuto il fascino del Cristo e Salvador Dalì è un uomo più vicino alla fede in Cristo di quanto si potrebbe immaginare”. Ci saranno anche concerti di musica classica - tra aprile e dicembre - con il coinvolgimento del coro della Cappella Sistina.

"Tante volte - ha evidenziato mons. Fisichella, a capo della macchina organizzativa giubilare - nella cultura contemporanea Dio non è negato, Dio non è conosciuto. Questo il problema. Noi vogliamo fare conoscere, proporre: la proposta è aperta, è una proposta di cultura che raccoglie in sè provocazioni che vengono da uomini e donne che non sono di per sè di matrice cattolica ma si sono confrontati sul senso della vita e sul senso religioso. In tal senso l'evento può diventare strumento di speranza perchè le voci sono differenziate ma complementari tra loro".

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Autore
Giada Giacomelli
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