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Europa e Africa tra guerra e pace in Ucraina

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Mentre la Polonia rafforza i suoi confini, Danimarca e Olanda inviano sistemi di difesa a Kiev, dove sono attesi i leader africani per la pace

La Guardia di frontiera polacca ha confermato il completamento dei lavori per l'installazione di una recinzione elettrificata lungo tutto il confine con la Bielorussia. Questa recinzione servirà da "elemento importante" per la protezione del territorio nazionale, anche se "l'elemento più importante" continueranno ad essere le stesse guardie di frontiera.

La recinzione è stata eretta lungo i 206 chilometri che delimitano il territorio nazionale di entrambi i Paesi. Inoltre, è dotato di circa 3.000 telecamere di registrazione diurne e notturne, oltre che termiche. Il suo costo approssimativo ammonta a più di 1.500 milioni di euro. "La barriera è la risposta alla pressione migratoria organizzata dal regime bielorusso, che va avanti dalla metà del 2021", ha spiegato la Guardia di frontiera.

Regno Unito, Stati Uniti, Danimarca e Paesi Bassi forniranno all'Ucraina munizioni e sistemi di difesa aerea per rispondere ai recenti attacchi missilistici da parte di Mosca. Lo ha annunciato in un comunicato stampa il ministero della Difesa britannico, sottolineando che nel giro di poche settimane verranno consegnati a Kiev centinaia di missili a corto e medio raggio e attrezzature utili a proteggere le infrastrutture critiche del Paese e garantire il successo della controffensiva ucraina, prevista nei prossimi mesi.

Un gruppo di sette leader politici africani ha intrapreso una missione per la pace in Ucraina. Prima tappa Varsavia, capitale della Polonia, dove il presidente Andrzej Duda ha accolto l'omologo sudafricano Cyril Ramaphosa, a capo della delegazione. I due hanno discusso "della situazione in Ucraina, dei crimini di guerra russi, del sostegno all'Ucraina e della missione di pace africana", come affermato su Twitter dall'ufficio del presidente Duda.

I sette leader africani sono attesti a Kiev e San Pietroburgo tra domani e sabato. L'obiettivo della loro missione è capire se ci sono le condizioni per discussioni tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su un cessate il fuoco e una pace duratura Entrambi i capi di Stato hanno manifestato la loro disponibilità a ricevere e ad ascoltare la proposta di pace africana.

Nella delegazione, oltre a Ramaphosa, sono presenti i capi di Stato del Senegal, della Repubblica Democratica del Congo, dello Zambia e delle Comore. L'Egitto, invece, è rappresentato dal primo ministro Mustafa Madbuli, mentre per l'Uganda è presente un ex primo ministro e non il presidente Yoweri Museveni, risultato positivo al Covid-19.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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