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Kiev chiede spiegazioni alla Ue sui prigionieri 'ungheresi'

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L'Ucraina convinta che Budapest abbia violato il diritto umanitario trasferendo detenuti a Mosca

Le autorità ucraine hanno nuovamente puntato il dito contro l'Ungheria accusandola di aver violato il diritto umanitario internazionale nel caso degli undici prigionieri di guerra ucraini di origine ungherese trasferiti dalla Russia. Il commissario per i diritti umani del parlamento ucraino, Dmytro Lubinets ha affermato che l'Ungheria ha agito "in modo assolutamente segreto" e non ha informato Kiev degli undici prigionieri trasferiti da Mosca, in violazione del diritto internazionale umanitario e della Convenzione di Ginevra. Il portavoce per gli Affari Esteri della Commissione Europea Peter Stano, ha definito oggi "molto importante che le autorità ungheresi coinvolte in questo caso spieghino alle controparti ucraine che cosa è successo".

Lubinets ha rimproverato all'Ungheria, in quanto "paese membro dell'Ue e della Nato", di aver violato il diritto internazionale "apertamente e deliberatamente" e ha ricordato che in questi casi del trasferimento dei prigionieri deve essere informato il paese di origine. "Siamo abituati al fatto che i russi violino tutto ciò che è accettato nel mondo, ma un paese che è membro dell'Ue e della Nato. È stata certamente una sorpresa", ha detto Lubinets alla televisione ucraina. "Ci sono molte domande senza risposta", ha sottolineato, ricordando di di non aver ancora ricevuto notizie dalle autorità ungheresi e di attendere che l'Ungheria commenti ufficialmente questa situazione.

"Penso che fin dall'inizio questa sia stata pianificata come un'operazione contro l'Ucraina dai servizi speciali russi, anche con la partecipazione della parte ungherese. Penso che continueranno a cercare nuove opportunità per screditare le nostre autorità e l'Ucraina come stato", ha aggiunto. L'Ungheria intanto ha negato di essere intervenuta come Stato nel trasferimento di queste undici persone, originarie della regione transcarpatica -con una significativa popolazione di origine ungherese-, e ha spiegato che il tutto è stato gestito dagli ortodossi della Chiesa russa e altre organizzazioni religiose.

"Penso che la buona notizia sia che sono liberi", ha detto il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, che ha affermato che sono tutti liberi di muoversi liberamente in Ungheria. "Possono fare quello che vogliono, se vogliono contattare le autorità ucraine, possono farlo liberamente", ha dichiarato.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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