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La Ue sanziona la Russia e le repubbliche autonome

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Di Maio: "Pronti a scongiurare la guerra. Sul tavolo non c'è solo la sicurezza europea ma i nostri valori fondamentali"

Il Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti presso l'Ue, ha approvato stamani gli atti giuridici relativi alle sanzioni decise nei confronti della Russia, dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle repubbliche secessioniste di Donetsk e Luhansk, nel Donbass. Lo comunica la presidenza francese dell'Ue.

Le sanzioni, varate ieri con un accordo politico unanime a Parigi dai ministri degli Esteri, vengono approvate per procedura scritta, con scadenza alle 15 di oggi. Verranno adottate e pubblicate in Gazzetta Ufficiale Ue oggi: entreranno in vigore a partire dalla loro pubblicazione.

Le misure dovrebbero colpire tra l'altro persone e società direttamente coinvolte nelle attività delle due entità secessioniste, soggetti attivi nelle attività di disinformazione, il commercio da e verso le medesime repubbliche autoproclamate, alcune grandi banche russe, le centinaia di parlamentari della Duma che hanno votato per il riconoscimento, nonché limitare la capacità dello Stato russo di collocare titoli di debito sui mercati dell'Ue.

Così in seguito alle sanzioni varate dalla Ue ha preso posizione anche ilministro degli esteri Di Maio. "Malgrado la gravità del momento e gli ultimi sviluppi cui stiamo assistendo in queste ore, vogliamo continuare a concentrarci su ogni iniziativa diplomatica che possa scongiurare una guerra. Una soluzione che riteniamo ancora possibile, anche se con margini che si riducono di giorno in giorno".ha dichiarato in Senato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso di un'informativa sulla crisi in Ucraina.

"La questione sul tavolo non può essere limitata a una mera disputa territoriale. Ad essere in gioco non è solo il pur importante quadro di sicurezza europeo. In discussione sono i nostri stessi valori fondamentali". E' quanto ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella sua informativa al Senato sulla crisi ucraina, sottolineando che "mostrarci arrendevoli oggi significherebbe pagare un prezzo molto caro domani: la nostra volontà di dialogo nella fermezza si basa proprio su questo convincimento".

"In ambito Nato, l’Italia sta facendo la propria parte per rassicurare gli alleati del fianco est, dal Baltico al Mar Nero, e consideriamo di contribuire ulteriormente all’adattamento della postura della Nato, di cui occorre mantenere salda l’unità e la credibilità sul piano politico-militare. In particolare, oggi siamo presenti in Lettonia con un contingente di circa 200 unità dell’Esercito nell'ambito della 'enhanced Forward Presence', e svolgiamo attività di 'enhanced Air Policing' in Romania, con circa 130 unità di personale", ha ricordato il titolare della Farnesina.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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