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La disfatta dell'Armata russa in Ucraina

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Capo intelligence Gb: 'consiglieri non dicono a Putin verità su suoi errori strategici'

Anche l'intelligence britannica concorda con la valutazione di quella americana, confermata dai portavoce della Casa Bianca, riguardo al fatto che i consiglieri di Vladimir Putin "hanno paura di dirgli la verità" sulla portata degli errori strategici commessi nell'attaccare l'Ucraina. E' quanto ha detto, in un discorso in Australia, il capo dell'agenzia di intelligence Gchq, Sir Jeremy Fleming.

Putin ha sottovalutato la resistenza degli ucraini, la risposta degli occidentali e sopravvalutato la capacità delle sue forze di ottenere una rapida vittoria. "E' diventata la sua guerra personale, il cui costo viene pagato dai civili innocenti in Ucraina e, sempre di più, anche dalla popolazione russa", ha aggiunto Fleming.

Per Fleming all'origine degli errori di valutazione il fatto che Putin, leader autoritario e sempre più isolato, non riceve più informazioni accurate ed oneste dai suoi consiglieri. Ed ora questi "hanno paura di dirgli la verità" sulla portata degli errori. "Anche se noi pensiamo che abbiano troppa paura per dire la verità - conclude - quello che sta succedendo e la portata degli errori devono essere chiari al regime".

"Chiaramente ha sottovalutato la resistenza del popolo ucraino - ha detto ancora Fleming parlando di Putin - la forza della coalizione, le conseguenze economiche delle sanzioni imposte al regime, ed ha sovrastimato le capacità dei suoi militari di garantire una rapida vittoria".

"Abbiamo visto soldati russi, con problemi di armamenti e di morale, che si rifiutano di obbedire agli ordini - ha aggiunto Fleming parlando all'Australian National University di Canberra - compiono atti di sabotaggio del proprio equipaggiamento e persino accidentalmente abbattono un proprio aereo".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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