Draghi ricorda che la pandemia non è finita
La pandemia è solo un ricordo o l'allerta deve essere continua?
La pandemia è solo un ricordo o l'allerta deve essere continua? Lo ricorda il premier Mario Draghi. "È un grande piacere partecipare al secondo Global Covid-19 Summit. Vorrei ringraziare il Presidente Biden e tutti gli organizzatori per aver ospitato questo importante incontro. Lo sviluppo di vaccini efficaci e l'organizzazione di campagne di vaccinazione di successo hanno segnato una svolta nella lotta contro la pandemia". Così il premier Mario Draghi in un videomessaggio al Second Global Covid-19 Summit.
"In molti dei nostri Paesi abbiamo eliminato le restrizioni, riaperto le scuole, rilanciato l'economia. Abbiamo salvato vite - e siamo tornati a una vita normale. Ma - come ben sappiamo - la pandemia non è finita".
"All’inizio dell’anno è stata registrata una media di 1,7 milioni di casi di Covid-19 al giorno in tutto il mondo. Siamo ancora indietro rispetto al nostro obiettivo comune di vaccinare il 70% della popolazione in ogni Paese entro la metà del 2022. Si sta riducendo il divario nelle vaccinazioni, ma il tasso di copertura in alcuni Paesi rimane al di sotto del 10%" ha detto il premier Mario Draghi.
"L’Italia ha già contribuito alla risposta multilaterale alla pandemia con 445 milioni di euro e si è già impegnata a donare 69,7 milioni di dosi tramite Covax. Oggi posso annunciare che l'Italia donerà ulteriori 31 milioni di dosi attraverso Covax e ci impegniamo inoltre a donare 200 milioni di euro tramite l'Act-Accelerator e per rafforzare la preparazione globale".
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