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Draghi al lavoro per risolvere crisi ucraina

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"Faremo tutto il necessario per preservare la sovranità dell’Ucraina, la sicurezza dell’Europa". Pomeriggio varate dalG7 le sanzioni alla Russia

"Nella notte, la Russia ha avviato un’offensiva militare nel territorio ucraino da più parti, con lo scopo iniziale di distruggere le principali installazioni di difesa di Kiev. L’apparato militare di Mosca si è mosso in maniera coordinata, con incursioni aeree, terrestri, anfibie focalizzate sugli obiettivi di primaria importanza. L’Ucraina è un Paese europeo, una nazione amica. È una democrazia colpita nella propria legittima sovranità". Così il premier Mario Draghi nelle dichiarazioni alla stampa rilasciate al termine del Consiglio dei ministri.

Il Governo italiano intende lavorare senza sosta per risolvere questa crisi nel cuore dell'Europa, almeno questo è l'impegno di Draghi che proprio nei primi giorni di marzo si sarebbe dovuto recare in Russia. "Capisco che queste siano ore di grande preoccupazione per tutti i cittadini. Domani riferirò al Parlamento sugli sviluppi del conflitto in corso. Voglio dirvi che il Governo intende lavorare senza sosta per risolvere questa crisi. Abbiamo accanto i nostri alleati – l’Europa, gli Stati Uniti. Insieme faremo tutto il necessario per preservare la sovranità dell’Ucraina, la sicurezza dell’Europa, e l’integrità dell’ordine internazionale basato sulle regole e sui valori da noi tutti condivisi" ha continuato Mario Draghi nelle dichiarazioni alla stampa rilasciate al termine del Consiglio dei ministri.

"Questo pomeriggio avremo una consultazione dei G7, alla quale parteciperà anche il Segretario Generale della NATO Stoltenberg, al termine della quale mi recherò a Bruxelles per un Consiglio Europeo straordinario. In quella sede, decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia. Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso la Russia, come è purtroppo accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica. Questo è il momento di metterle in campo. L’Italia è pienamente allineata ai partner su questa posizione. L’Italia condivide la posizione più volte espressa anche dagli alleati di voler cercare una soluzione pacifica alla crisi. Ho sempre pensato che qualsiasi forma di dialogo dovesse essere sincero e soprattutto utile. Le azioni del governo russo di questi giorni lo rendono nei fatti impossibile. L’Italia, l’Unione Europea e tutti gli alleati chiedono al Presidente Putin di mettere fine immediatamente allo spargimento di sangue e di ritirare le proprie forze militari al di fuori dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina in modo incondizionato" ha concluso Draghi.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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